Riceviamo e pubblichiamo:
Cerchiamo di essere un esempio di Comunità Educante per le nuove generazioni
Da qualche giorno testate giornalistiche e social riportano la protesta delle famiglie della “Sacchetti Sassetti” in seguito all’intenzione dell’Amministrazione comunale di concedere all’I.C. 1 Alatri, in modo temporaneo, alcuni spazi attualmente in uso alla stessa. All’inizio abbiamo creduto giusto non replicareper non alimentare polemiche, soprattutto tra i due Istituti comprensivi coinvolti, che di fatto e insieme all’I.C. “EgnazioDanti”, rappresentano un fiore all’occhiello per il nostro territorio. Comprendiamo il disappunto delle famiglie e siamo ben consapevoli che nessun Istituto scolastico sarebbe disposto, di buon grado, a vedersi sottrarre degli spazi, ma questo non toglie che sussista una reale e tangibile necessità. La diffusione e la circolazione di alcune notizie fuorvianti sul nostro Istituto,tacciato di “favoritismo”, e di “pseudo emergenza” per citarne alcune, ci hanno indotto alla necessità di portare la comunità a conoscenza di dati oggettivi e verificabili, nella certezza che solo in questo modo si possa far luce su questa triste vicenda che non fa onore alla comunità educante di cui tutti facciamo parte. Ilclima che si sta generando rappresenta, infatti, un pessimo esempio per i nostri ragazzi, che dovrebbero invece essere ispirati da gesti di solidarietà, ascolto e comprensione. Siamo certi che le famiglie di Alatri 2 avranno modo di sincerarsi inequivocabilmente delle reali conseguenze che questa ridistribuzione degli spazi comporterebbe, prendendo atto che i loro figli continuerebbero a usufruire di tutte le aule e di tutti i laboratori necessari, senza dover rinunciare a nessuno spazio che possa rendere meno brillante il loro percorso formativo. La soluzione auspicata da tutti sarebbe poter contare sulla costruzione di un nuovo edificio scolastico per la primaria Luigi Ceci o, almeno, sulla riunificazione di tutte le classi in un unico stabile, risparmiando ai nostri figli la sensazione di sentirsi “ospiti indesiderati” o “pacchi postali”, ma siamo consapevoli del fatto che al momento entrambe le soluzioni non siano fattibili e che al contrario sia di nuovo necessaria una soluzione provvisoria, in vista dell’inizio di un altro anno scolastico. Per questo motivo ci è parsa ragionevole la soluzione prospettata dall’amministrazione di poter collocare temporaneamente 3 classiin alcuni spazi della “Sacchetti Sassetti”, restituendo le due aule precedentemente utilizzate, nell’ottica della condivisione tra Istituti, disposti a collaborare per garantire a tutti gli studenti di Alatri gli stessi diritti.
Sei anni fa la scuola primaria Luigi Ceci è stata dichiarata inagibile, motivo per cui le 20 classi che ospitava, furono trasferite all’interno della scuola secondaria Dante Alighieri, con totale perdita di ogni spazio diverso da quello adibito ad aule. Tutt’ora la segreteria è ubicata in spazi che precedentemente ospitavano archivi e magazzini. Con l’aumento delle classi a tempo pieno e avendo già privato la struttura di ogni laboratorio e spazio vivibile, l’Istituto si è trovato nella necessità di smembrare la Luigi Ceci in tre parti, allocandole in edifici diversi e creando numerosi disagi soprattutto alle famiglie con più figli. Per il prossimo anno scolastico l’edificio della Dante Alighieri sarebbe costretto ad ospitare i 250 alunni della scuola media e 241 dei 331 alunni della Luigi Ceci (gli altri 90 sono ospitati presso la sede di via del Calasanzio, una vecchia struttura con barriere architettoniche, pavimenti sconnessi, senza separazione nei bagni tra i diversi water) per un totale di 491 alunni, di cui molti con bisogni educativi speciali che non hanno nemmeno un’aula per poter svolgere attività individualizzate. Al numero degli alunni indicati, va necessariamente aggiunto il personale di segreteria, i collaboratori scolastici, i docenti, ecc, portando il totale degli utenti dell’edificio a circa 600 unità. Un dato allarmante già comunicato lo scorso anno all’amministrazione comunale, che infatti decise di allocare almeno 2 classi presso la vicina Sacchetti-Sassetti. Attualmente tutti questi alunni hanno a disposizione solo 1 laboratorio accanto all’aula magna e un altro nel sottotetto (locale tecnico basso, non sufficientemente aerato e che non potrebbe essere utilizzato per le normali attività). Il corso a indirizzo musicale, che conta circa 70 iscritti, non dispone delle aule dove studiare lo strumento e gli studenti sono costretti ad utilizzare le aule lasciate libere dai compagni all’uscita, di volta in volta portandosi dietro il materiale necessario, leggii compresi. L’aula orchestra, invece è stata trasformata in refettorio per il tempo pieno, dove i bambini sono obbligati a consumare i pasti in tre turni, finendo di mangiare alle 14.45. Inoltre l’Istituto può contare su un’unica palestra che è utilizzata da 32 classi (491 alunni, compresi gli alunni di via del Calasanzio). Gli alunni dei plessi A. Merini e G.B. Lisi utilizzano la palestra di Fiura, non potendo trovare collocazione oraria all’interno della nostra, mentre nessuna delle scuole dell’Infanzia ne possiede una, come non possiede refettori per lo sporzionamento, tranne a Monte S. Marino dove è stato adattato provvisoriamente uno spazio. Infine le 6 sezioni della scuola dell’Infanzia di Madonna della Sanità, con 26-28 alunni ciascuna, il prossimo anno dovranno essere ospitate tutte al primo piano, per consentire l’apertura del cantiere PNRR. Neppure la sezione primavera, ci risulta avere al momento una collocazione definita. A fronte della situazione drammatica dell’intero Istituto Comprensivo 1, è noto a tutti che esistono sul territorio comunale spazi scolastici non utilizzati, riconducibili ad altri Istituti e spazi identificati con il codice meccanografico del nostro Istituto che non sono nella nostra disponibilità, ma che attualmente e nonostante una delibera approvata, sono di fatto ancora in uso ad altri Istituti. Tante sarebbero ancora le cose da aggiungere, ma invitiamo chiunque lo volesse, a visitare l’edificio D. Alighieri, per verificare di persona l’assoluta mancanza di spazi in cui versa. Lasciamo intanto valutare all’opinione pubblica se questa sia la situazione di un Istituto che possa essere tacciato di “favoritismo”.
Ciò che chiediamo alle famiglie della “Sacchetti Sassetti”, in attesa di trovare una soluzione definitiva, è di mostrare empatia e di fare squadra con le famiglie di Alatri 1, appoggiando una soluzione temporanea che di fatto non danneggerà i loro figli, ma che al contrario, permetterà anche agli studenti dell’altro Istituto di poter contare su un’aula in cui fare lezione. Come sostiene la scrittrice Teresa D’Auria “La generosità è un dono che appartiene all’anima. Non dipende da ciò che hai, ma da ciò che sei”. Dimostriamo tutti di essere parte di una grande comunità, in cui le famiglie dei due Istituti Comprensivi siano disposte a supportarsi nel momento del bisogno. Le famiglie, gli studenti e i docenti di Alatri 1 stanno chiedendo sostegno alle famiglie, agli studenti e ai docenti di Alatri 2. Non negateglielo, come in passato loro non lo hanno negato a voi.
Il Presidente del C. d’Istituto
I.C. 1 Alatri
Lorena Vinci