Un finale già scritto. Un finale che lascia tanta rabbia e un grande rammarico. Lasciare che il Politeama Italia di Alatri venga acquistato da un privato ( ndr di Cassino ) non era l’esito che , né io né i tanti .che in quel luogo hanno lasciato ricordi indimenticabili, si auguravano.
“Ebbene al ridicolo costo di € 84.375,00 – ci dice Maurizio Cianfrocca in una nota – questa amministrazione si è lasciata sfuggire un’occasione unica, irripetibile: dare alla città quel teatro di cui manca, quella struttura che sarebbe potuta diventare un centro di aggregazione di cui la città necessita per tutti quei ragazzi, per tutte le associazioni, per tutte le scuole del territorio . Ed invece ci si è fatti sopraffare da quel puerile e irresponsabile pensiero secondo cui, siccome la proposta ” Non est de sacco ista farina tuo” ( non è farina del proprio sacco ) , allora non lo acquisto ! E questo nonostante che, su proposta del Presidente del Consiglio Fausto Lisi, il 29 novembre 2011 il Consiglio comunale approvò un ordine del giorno con cui l’amministrazione si impegna ad acquisire a patrimonio il Politeama ! Quella delibera è diventata carta straccia.
E nemmeno possono essere giustificate le remore e i dubbi espressi più volte dai rappresentanti della maggioranza; una volta per le spese di gestione; una volta perché non c’erano i soldi per acquistarlo, una volta perché la legge non permette l’acquisto di immobili non ritenuti indispensabili , adesso è venuta fuori anche la richiesta di parere alla Corte dei Conti ! Ma quando il 10 settembre 2012 si è deliberato di acquisire le camerette del museo , ancora oggi inutilizzate, per € 235.000,00 è stato chiesto lo stesso parere ? Ci si è chiesti se quelle camerette fossero indispensabili ? Ci si è fatti remora che per acquistarle sia stato necessario stralciare i fondi destinati alla riqualificazione dell’Acropoli?
L’amministrazione è a conoscenza che avrebbe pagato circa 10.000,00 in meno per l’ IMU e l’ ICI dovute dalla procedura concorsuale ? L’amministrazione è a conoscenza che la Regione Lazio ha messo a disposizione fondi importanti per la ristrutturazione degli immobili di questo genere e con i quali avrebbe potuto ridare al Politeama i requisiti prescritti dalle normative vigenti ?
A me sembra che gli interessi di questi amministratori siano da tutt’altra parte e adesso concentrati sulla falsa illusione che tutti quei fondi spesi , 80.000 € per l’installazione di altri lampioni e 1.300.000,00 per la bitumazione delle strade , possano far cambiare idea a tutti gli alatresi profondamente delusi da questo vuoto amministrativo.
Porgendo i migliori auguri a chi ha acquistato il Politeama, non posso nascondere che a me e a tanti altri concittadini rimane una grande amarezza , all’amministrazione una grave responsabilità e la magra consolazione di aver dato alla città solo due inutili camerette e le casette dell’acqua.”