Il centenario non è stato affatto dimenticato. Si è trattato solo di ottimizzare le risorse e magari ottenere un risultato di maggiore valore partecipativo, accomunando la commemorazione del centesimo anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia, con la vicina celebrazione del 2 giugno, Festa della Repubblica. Cito il programma ufficiale inviato il 25/5 dal mio Gabinetto: “ore 16.30 Alzabandiera solenne e deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti della guerra ’15-’18_Onori militari per i 100 anni della Prima Guerra Mondiale”. Per tanti motivi, anche personali, avrei voluto evitare di mettermi a replicare sul niente, ma è un niente strumentale che fa male! Purtroppo si cerca di creare “casi” ad arte anche su questioni che meriterebbero maggiore rispetto; certo è che i Valori e Principi, quali quelli della memoria storica e dell’amor Patrio, sono patrimonio comune della Nazione e non possono essere strumentalizzati elettoralmente.
Definire “gelido” lo striscione che campeggia sul palazzo comunale, riportante le nobili parole di Ungaretti, il poeta soldato, è poi un segno di assoluta finezza culturale. Per scendere al livello di chi scrive potrei dilungarmi su alcune piccole imprecisioni ed incongruenze quali il numero non proprio esatto dei caduti (ci sono almeno uno due nomi di concittadini morti ufficialmente per malattia e non per causa di guerra) oppure sulla indicazione errata della stele ai caduti di tutte le guerre, quale monumento ai caduti della guerra 15/18. ( il monumento è un altro, non certo quello!). Ma il messaggio che voglio che passi è un altro e va oltre la polemica che forse si vorrebbe costruire sul nulla, come tante da campagna elettorale. Dispiace certo che il notista sia oggi degno rappresentante di quella pletora di “signor va tutto male” che, alcuni per fini politici, altri per fini personali, getta fango sull’operato di chi guida la Città in tutti i settori, da quello politico, poco male, a quello religioso e civile.
In questo periodo così difficile, la Città avrebbe bisogno di una iniezione di fiducia, di persone volenterose che si rimboccano le maniche e non di continue ed immotivate polemiche. Avrei piacere che si affacciasse alla ribalta mediatica qualcuno in grado di formulare proposte serie per trovare le giuste soluzioni alle problematiche, ancorché giustamente sollevate, che Alatri affronta quotidianamente: dalla manutenzione dei monumenti, a quella delle strade, agli atti vandalici, alla rivitalizzazione del centro storico… Perché questa Amministrazione ha un progetto ambizioso che sta portando avanti e che merita il confronto con altri progetti ed altre proposte, non solo la spietata e corvina attesa del fallimento.
In campagna elettorale proponemmo lo slogan “con Morini Alatri rinasce”, beh io, tutti noi ci crediamo e lavoriamo ogni giorno per far sì che questo progetto diventi realtà: abbiamo oggi una politica sociale e della famiglia all’avanguardia in tutto il Lazio; stanno per partire o sono partite opere importantissime; abbiamo ridato trasparenza e normalità ad una macchina amministrativa accartocciata su se stessa; abbiamo messo in campo iniziative innovative e di successo dai Buoni Lavoro, alle “Casette dell’Acqua”; c’è stato un innegabile risveglio culturale; abbiamo affrontato difficoltà enormi con professionalità ed efficienza; si è ricominciato a programmare lo sviluppo del territorio; saremo presenti all’EXPO di Milano; siamo ritornati al centro della politica provinciale; Alatri è una Città pulita e accogliente come dicono le centinaia di feedback positivi che ci arrivano dai turisti.
Ne riporto uno, l’ultimo in ordine di tempo, di un operatore turistico in visita ad Alatri nella scorsa settimana “Complimenti a tutti voi, per la magnifica accoglienza riservata al nostro Gruppo di Belluno. Bravi, a tutti Voi …” Forse le cose non vanno sempre male come si vorrebbe far credere, C’è anche da considerare che il troppo amore per la nostra Città ci fa vedere anche le piccole cose, che pure in vero esistono, come delle grandi nefandezze a danno di Alatri. Noi siamo convinti di stare facendo, se non il massimo, il possibile per questa nostra Città, l’invito spassionato è a tutti, frequentatori dei social e della carta stampata, affinché rendano di questo paese la sua vera immagine e cioè quella di una Città bella, ospitale e ordinata; semmai un turista dovesse leggere le cose che troppo spesso si scrivono sulla nostra Città, perché dovrebbe essere invogliato a visitare un posto sporco, degradato e abbandonato? Dobbiamo essere noi cittadini il primo sponsor della Città e non i suoi primi detrattori, bisogna solo avere il coraggio di dire la verità e di abbandonare la logica del personalismo e della “politica partigiana”. Giuseppe Morini – Sindaco