Quale futuro per il nostro centro storico ?
Questa è la domanda che io e tanti amanti della nostra bellissima città si pongono in questo che rappresenta uno dei momenti più tristi e difficili per la nostra Alatri.
E’ ormai sotto gli occhi di tutti l‘inarrestabile chiusura delle attività commerciali che una dopo l’altra stanno abbassando definitivamente la serranda dopo aver tentato invano di resistere a questo stato di cose. E’ sufficiente attraversare il tratto che va da porta San Pietro a Porta San Francesco , fino a pochi anni fa fulcro del commercio , per rendersi conto di come sia cambiato, purtroppo in peggio, lo stato del nostro centro storico.
La nostra è diventata ormai una città fantasma svuotata di tutto, impoverita sotto ogni punto di vista privata dal mercato settimanale che richiamava migliaia di persone da tutta la provincia, del Tribunale, dell’ Esattoria, di scuole e di operatori economici che hanno inteso approdare in altri lidi ; e di conseguenza la desertificazione della piazza, della nostra piazza una volta meta di tanti cittadini e oggi ridotta metà a recinto e metà a parcheggio, perdendo il senso della sua peculiarità . E del decoro ? Cosa dire ?: monumenti trascurati, vegetazione spontanea da tutte le parti, parcheggi selvaggi , tutti elementi questi che danno della nostra Alatri un ‘immagine negativa.
Cosa fare ? Sarebbe bastato che gli amministratori, e non solo gli attuali, avessero fatto almeno la metà di quello che era scritto nei propri programmi elettorali nei quali c’ era scritto di tutto e di più , laddove la parole e le frasi più ricorrenti erano : “ faremo di Alatri una meta turistica di eccellenza “, oppure “ il nostro centro storico va valorizzato ,” per finire con“ Bisogna salvaguardare l’Acropoli, “ ; ma laddove , puntualmente , niente di tutto questo è stato fatto. “ Non ci sono i soldi ! “ è la frase che si continua ad ascoltare; ma allora ci dovrebbero dire dove sono usciti fuori i soldi per costruire un inutile stadio di atletica ( 6 milioni di € ! ) , i soldi per il Bocciodromo, i soldi per le nuove scuole di Basciano e Fontana Scurano , i soldi per acquistare le camerette, inutilizzate, del museo( € 250.000) ecc .
Tra non molto riascolteremo le solite frasi prima citate, ma non basta più ; occorrono i fatti ! E’ indispensabile dare ad Alatri la sola e unica connotazione che le se addice ossia quella turistica; fondata sui capisaldi della cultura, dell’archeologia e della religione di cui Alatri è ricca. Solo così potremo dare a lei e a tutti i nostri giovani l’opportunità di avere un futuro . Un futuro non lontano dai propri affetti e dalla propria terra ! Ma in quanti hanno a cuore questo aspetto ?