Riceviamo e pubblichiamo una nota di riflessione dell’ex consigliere comunale Maurizio Cianfrocca.
“In queste ultime settimane abbiamo assistito, sia sulla stampa che sui social, ad una miriade di interventi relativi alla crisi finanziaria e all’ aumento della TA.RI che ad Alatri ha raggiunto una media del 20 % nonostante il raggiungimento di una raccolta differenziata che va oltre il 70 % che invece premiare gli utenti , almeno quelli puntuali e precisi nei pagamenti, li ha evidentemente penalizzati.
Da ciò le proteste che si sono alternate da parte di gruppi politici e dai cittadini che riunitisi in un comitato spontaneo hanno partecipato in massa ad un infuocato Consiglio Comunale dove , cosa ancor più grave, si discuteva del ricorso al piano di riequilibrio finanziario pluriennale ( meglio conosciuto come pre – dissesto ) .
Come al solito è emersa tutta l’indole dei personaggi politici che tendenzialmente rimanda ai predecessori le responsabilità dei problemi e delle problematiche attuali , il famoso scarica barile ; ma adesso penso sia giunto il momento di dire basta : è il momento in cui ognuno dimostri il buon senso di addossarsi le proprie responsabilità senza indugi e tentennamenti perché poi ci sono i numeri e gli atti che le certificano.
Ho assistito a gran parte dell’ultima seduta del consiglio comunale dove c’è stato un estenuante elenco di numeri e cifre elencate per rivendicare ognuno le proprie ragioni ma senza che il cittadino se ne sia andato con la certezza da quale parte fosse la ragione.
Il tentativo più ridicolo , a parer mio, è quello di mettere a confronto la TARI con quanto si è pagato negli anni precedenti . Un paragone assolutamente improponibile in quanto questa tassa nel corso degli anni oltre a cambiare nome ( TARSU, TIA, ecc ) è stata soggetta ad infiniti mutamenti nelle modalità di quantificazione ( in base ai metri quadrati, ai componenti il nucleo familiare , alle tariffe ) . Ma l’aspetto che volevo sottolineare è che nessuno dei membri della maggioranza ha fatto menzione del fatto che gli stessi revisori dei conti del comune, organo di controllo assolutamente terzo e imparziale , ha evidenziato ,tra le criticità dell’ente , proprio quella dell’incapacità di riscuotere crediti e tributi ! In pratica una voragine di milioni di euro non incassati !
Quindi dopo sei anni passati ad amministrare non si può far finta di niente , arrampicarsi sugli specchi e cercare capri espiatori a destra e a manca, ma sarebbe più opportuno ammettere di non essere stati capaci di incassare quanto dovuto . E non a caso è proprio questa criticità, cui segue una drastica riduzione della liquidità finanziaria, che ha costretto la maggioranza a ricorrere al pre – dissesto , dopo che per sei lunghi anni nulla è stato fatto per porre rimedio a questa grave problematica che sta alla base di tutte le difficoltà del Comune .
Amministrare è difficile, sbagliare è umano e possibile ma addossare le colpe solo sugli altri è cosa ancora più grave”.