Dobbiamo riscontrare purtroppo un altro caso di malasanità che ha visto coinvolto un giovane ragazzo con molte speranze e prospettive disilluse.
Un giovane concittadino, ricoverato per un semplice intervento di trapianto di cornea, al San Camillo di Roma e operato dall’illustre primario, dott. V. P. del reparto di oculistica, è tornato a casa con un’acuta infezione da candida all’occhio che ne ha determinato non solo la mancata guarigione ma addirittura la perdita quasi totale della vista e dell’occhio stesso che probabilmente dovrà essere sostituito da una protesi.
Il ragazzo, studente di scienze infermieristiche, dotato di ottime capacità che lo avevano già portato ad essere apprezzato in tutti i reparti presso cui aveva prestato tirocinio, si vede oggi purtroppo costretto ad interrompere quegli studi che tanto amava e con tante incertezze personali e professionali all’orizzonte.
Appare assurdo che ai nostri giorni sia possibile ancora assistere a casi così evidenti di malasanità che portano un ragazzo ad affidarsi alle mani esperte di illustri professori e poi uscire da un ospedale avendo contratto una grave infezione dovuta o al trapianto di una cornea già infetta o alle cattive condizioni igienico sanitarie che hanno causato l’evento.
Il ragazzo assistito dall’avvocato Francesca Gatta è ovviamente ricorso alla magistratura affinche ristori il ragazzo dei danni subiti e impedisca che si possano di nuovo verificare casi del genere.