Riceviamo e pubblichiamo
Oggi 29/08/2023 è ormai abbastanza chiaro che la promessa di rivedere aperta la piscina comunale a Settembre sia ormai svanita, con buona pace degli illusi dalla nostra amministrazione comunale.
La situazione della piscina comunale è seria e il problema non sembra voler essere affrontato per quello che è realmente.
I problemi della piscina sono strutturali e non risolvibili solo con un “mezzo finanziamento” che, come palliativo per ammorbidire il malumore della popolazione che tanto avverte negativamente la chiusura di questa struttura, possa consentire di rifare la coibentazione del tetto e, forse, metterci qualche pannello fotovoltaico.
Al vecchio gestore sono stati abbonati i canoni dell’ultimo anno perché la struttura è carente, pare da sempre, del requisito dell’agibilità. Quindi condizione necessaria affinché possa essere formalizzato un nuovo affidamento è che la struttura sia dotata di questo importante requisito.
Gli impianti della nostra Piscina sono ormai obsoleti, se non usurati o rovinati e renderebbero antieconomica la gestione di una tal struttura per qualsivoglia nuovo gestore per brevi periodi di tempo; il quale nuovo gestore, per stare nei costi, considerati soprattutto quelli energetici e di sistemazione della struttura, sarebbe costretto, come al solito, a tirare a campare e risparmiare sui servizi all’utenza.
L’unica soluzione è indire un bando per un “progetto di finanza” o farne uno come Comune da mettere a gara (ma la soluzione la vedo ancora meno celere e non mi dilungo sui motivi): iniziativa con la quale il comune rinuncia anche a 25/30 anni di canone in favore di qualsivoglia privato disposto ad investire almeno 1 milione di euro sulla struttura.
Un milione di euro è una cifra indicativa ma non si discosta molto da quanto necessario per riportare a vivere quella struttura e poter tornare ad offrire alla cittadinanza e ai comuni limitrofi un servizio decente.
Stiamo solo perdendo tempo e di questo passo la piscina non riaprirà più.
Questo è stato ampiamente esternato dal collega consigliere Avv Enrico Pavia in consiglio comunale.
In un consiglio comunale, convocato dalle minoranze, si scongiurava la chiusura della piscina allertando tutti del fatto che non si sarebbe più riaperta e alla risposta del Sindaco che ci raccontava che se non si fosse riaperta nell’immediato si sarebbe provveduto a fare un bando per l’affidamento pluriennale (da sempre auspicato da tutti ma mai fatto e ragione per cui ci troviamo in questa circostanza) il consigliere Avv. Pavia specificava che non sarebbe stato un gioco preparare un bando del genere e sarebbe stato auspicabile iniziare a lavorare da subito a quel bando che per persone “capaci” può richiedere anche un anno di lavoro per la sua preparazione.
Ad oggi stiamo ancora brancolando nel buio.
Ps non credete alla balla della piscina che non sia nemmeno accatastata.
Allego qualche documento per chi ha voglia di documentarsi in modo serio e consapevole”.
ciao i una nota il consigliere comunale Nazareno Costantini.