Con un orecchio al telefono nella speranza di novità positive dall’Umberto Primo di Roma dove è ricoverato il 20enne di Tecchiena, e uno alla caserma dei carabinieri dove, questa mattina, è ricominciato l’ascolto dei testimoni. Così Alatri si prepara a trascorrere la domenica.
Oltre 24 ore ad ascoltare giovani, o comunque coloro che avessero potuto assistere ai fatti accaduti davanti al locale di Piazza Regina Margherita, non sono serviti per dare un contorno definito alla vicenda. Una cosa è certa: non può essere stata una caduta accidentale a ridurre il ragazzo in quelle condizioni.
Il cranio fracassato in quel modo lo fa escludere, cosi come le testimonianze più o meno lucide di chi riferisce di aver visto decine di persone accanirsi sul corpo del giovane anche con l’ausilio di bastoni. Il lavoro investigativo, peró, non deve essere stato sufficiente per dare colpe certe dato che, in piena notte, anche quelli più vicini alla vicenda, sono potuti tornare liberi a casa pur rimanendo a disposizione degli investigatori coordinati dal Pm Misiti.
Fonte: il puntoamezzogiorno.it