In merito alla premiazione del comune di Alatri, da parte di Legambiente che vede il comune di Alatri con il 72% di raccolta differenziata al primo posto nella regione Lazio tra i comuni oltre 20.000 abitanti e allo sfogo di Antonello Iannarilli occorre fare alcune precisazioni.
Come suo solito Iannarilli mira a prendersi i meriti e attribuire ad altri i demeriti.
La raccolta differenziata è stata avviata dalla giunta Morini il 22 settembre 2011, su un progetto ed un contratto stipulato nel dicembre 2010 dalla sua giunta Magliocca.
Se Iannarilli volesse spiegare ai cittadini perché il suo contratto (dicembre 2010) capestro per il comune e vantaggioso solo per il gestore De Vizia tanto che affidava il servizio per 7 lunghi anni, quando un’amministrazione responsabile dovrebbe impegnare l’ente rappresentato per periodi inferiori al mandato (solitamente gli affidamenti sono per 3 anni).
Perché il progetto è stato affidato ad una società di servizi del nord (la stessa usata dalla Sangalli per Frosinone) che oltre ad essere stata un costo notevole per l’ente comunale non ha redatto un progetto utilizzabile. Infatti aveva previsto l’utilizzo di 34 persone quando dai nostri perfezionamenti ne vengono impiegate 43 allo stesso prezzo. Aveva previsto l’utilizzo di 14 mezzi d’opera e sempre su nostra iniziativa ne vengono impiegati 21 senza costare un centesimo di più.
Mi piace parlare dello spazzamento domenicale della Piazza Santa Maria Maggiore, altro servizio non compreso nel contratto e da noi ottenuto dalla De Vizia, senza incremento di spese.
Come se non bastasse, nel contratto, il canone di smaltimento alla SAF veniva pagato dal comune due volte, sia direttamente al Consorzio che fatturava regolarmente che al gestore De Vizia che lo includeva nella tariffa. Anche questo tentativo come altri problemi sono stati rettificati con un accordo successivo adottato con atto deliberativo della Giunta attuale.
Forse Iannarilli è dispiaciuto per il risultato da primato (72%) ottenuto grazie alla sensibilizzazione dell’amministrazione verso i cittadini. Infatti altri comuni della zona, simili per territorio e grandezza, benché serviti dallo stesso gestore De Vizia, faticano a realizzare percentuali simili alle nostre.
Saprebbe spiegare Iannarilli come mai nel suo contratto il canone da pagare al consorzio è sempre costante anche se l’umido decresce proporzionalmente alla parte differenziata? E il ricavato della differenziata pur avendo costi calcolabili perché non è stato valutato e rapportato alla maggiore spesa prodotta dalla capillare organizzazione? Anche il ricavato della vendita dei materiali differenziati per contratto è andato al gestore. Perfino il contributo del consorzio CONAI che spettava al comune, per contratto è stato regalato al gestore De Vizia. Forse era più comodo per tutti gratificare il gestore anziché i cittadini.
Io sono stato incaricato dal sindaco a rappresentare la città alla cerimonia di consegna dell’attestato ma non ho mai preteso di attribuirmi i meriti, comunque come parte della giunta una parte mi viene riconosciuta automaticamente.
Per quanto riguarda il mio futuro, non ho timori di sorta, saranno gli elettori a decidere non certo Antonello Iannarilli. Nella mia professione che ho avviato dal 1996, ho trovato quelle soddisfazioni e certezze che il povero Iannarilli non conosce, in quanto non ha mai svolto alcun lavoro al di fuori della politica, per lui l’unica professione per noi dell’attuale solo una passione.
La precedente gestione dei rifiuti, in modo associato su dettato del Decreto Ronchi e affidata al Consorzio Gaia, non era fallimentare per colpa del comune ma per errori e leggerezze della gestione (noti guai giudiziari dei vertici e fallimento della società).
L’operato mio e dell’intera amministrazione è sotto gli occhi di tutti, solo chi non vuole vedere non vede.
Assessore Massimiliano Fontana