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Alatri – L’Assessore Di Fabio chiarisce sul mancato contributo della Regione Lazio alle attività degli asili nido

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In merito al mancato contributo della regione Lazio alle attività degli asili nido per l’anno 2016, mi pare doveroso precisare che il Comune di Alatri ha presentato domanda il 6 luglio 2015, con delibera di giunta comunale n. 95.


 

Il ritardo rispetto alla data del 30 giugno, addebitabile a diverse scadenze accumulatesi, fu prontamente denunciato dagli uffici alle strutture competenti della Regione che, all’epoca, tranquillizzarono il sottoscritto in quanto mi fu precisato che il termine non era tassativo e che, comunque, il contributo rispondeva sempre a valori oggettivi riferiti alle strutture ed alle frequenze dei bambini: pertanto, sarebbe comunque stato erogato.

Peraltro, fu anche ribadito che le modalità di richiesta stavano in corso di modifica e che tale ritardo era assolutamente sanabile. La determinazione dirigenziale del 23/12/2016, pubblicata nell’edizione BURL n. 6 del 19/01/2017, non preventivamente comunicata ai comuni interessati, come di prassi, contraddicendo quanto assicurato per le vie brevi, mi ha letteralmente colto di sorpresa, tanto che io stesso ho chiesto un incontro urgente con l’assessore regionale ai servizi sociali al fine di risolvere positivamente la questione.

Confermo che anche nell’anno 2016, come ormai avviene da oltre venti anni, il Comune ha presentato nei termini la richiesta di contributo  per l’esercizio 2017.

Mi preme ribadire come la nostra amministrazione abbia sempre sostenuto il servizio di asilo nido, con attenzione alle famiglie ed ai bambini, come anche confermato dalla recente gara d’appalto affidata per due anni.

Grazie alle scelte dell’amministrazione Morini, il servizio, ancora oggi, è gestito in un’ottica pubblica, e prevede quote di contribuzione contenute e modulate in base alla capacità reddituale delle famiglie ed alle effettive esigenze in termini di orario.

Il dato della costante crescita delle iscrizioni, ci conforta sulla bontà della nostra scelta politica e della capacità gestionale dei funzionari comunali addetti. Gli utenti aumentano, dimostrando gradimento ed efficienza del servizio: questo è quello che conta!

Il resto è solo polemica legittimata dal ruolo politico di opposizione, ma certamente non finalizzata all’analisi del problema e all’eventuale proposta di soluzione.

FABIO DI FABIO – Assessore ai Servizi Sociali e Politiche per la Famiglia.