HOMEPAGE POLITICA Alatri – L’Amministrazione Comunale fa chiarezza sulla questione ACEA.

Alatri – L’Amministrazione Comunale fa chiarezza sulla questione ACEA.

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Dopo gli articoli di stampa e i video comunicati apparsi sui social network in questi giorni sentiamo l’esigenza di ribadire ancora una volta la posizione del Comune di Alatri in merito al servizio idrico gestito da ACEA ATO5 SpA. Questo perché sono state scritte e dette troppe inesattezze  sulla deriva di un populismo tanto facile quanto confuso e per certi aspetti enormemente distante dalla realtà.

  1. La voce maggiore sulle nostre bollette è oggi data dal rimborso del conguaglio sul mancato adeguamento delle tariffe dal 2006 al 2011. La sentenza sul conguaglio ACEA segna chiaramente come la linea di condotta assunta da Iannarilli, quella del contenzioso a ogni costo (anche a costi esorbitanti), del rinvio, della mancata decisione da parte degli organi di amministrazione pubblica deputati a decidere, sia stata deleteria non solo per le casse degli Enti ma anche per quelle della cittadinanza. Con i se e con i ma non si fa la storia ma con i fatti ed un fatto è la onerosa cifra di 75milioni di euro da pagare in tre anni (uno è già trascorso), grazie alle scelte operate da Iannarilli, che peraltro ha fatto in modo che mancasse sistematicamente il numero legale nelle Assemblee dei sindaci dove era previsto si affrontasse tale argomento.
  2. Senza l’adeguamento tariffario del 5 marzo 2014 votato e voluto dal sindaco Morini, e relativo alle tariffe 2012 e 2013 il Gestore avrebbe continuato a non predisporre nessun piano d’intervento, invece, solo grazie a questa delibera, tra l’atro atto dovuto in esecuzione dell’art.9 comma 2 del Deliberato 643/2013/14 dell’Autorità per L’Energia…, ha predisposto e sta attuando un piano di interventi che solo per Alatri è di circa 2.000.000 di euro, che non sono certo sufficienti, ma sono pur sempre qualcosa in più rispetto al nulla.
  3. a luglio 2014 è stata approvata dall’Assemblea dei sindaci il piano d’investimento per l’anno 2015, unico piano proposto ed approvato dal gestore in 11 anni di attività: perché questa importante deliberazione non è stata votata dai sindaci presenti a Ceccano?
  4. la cosiddetta assemblea dei Sindaci convocata dal sindaco di Ceccano, con tutto il rispetto non era altro che in sostanza una riunione politica, alla quale, sebbene invitato, il nostro sindaco non ha inteso partecipare, proprio perché si sarebbe svolta senza i crismi della ufficialità. A tal proposito è bene ricordare che l’Assemblea dei Sindaci dell’ATO è presieduta dal Presidente della Provincia e che ad esso spetta l’onere della convocazione. Ben più alto valore avrebbe avuto una formale richiesta di convocazione dell’Assemblea, rivolta al suo presidente. Si è voluto scegliere la forma politica. Bene, ma nessuno può rimproverare Alatri perché ha voluto seguire la linea della rappresentanza democratica, come da regolamento e non quella della faziosità campanilistica.
  5. Il Sindaco Morini, anche se non se ne è fatto pubblicità, per ovvi motivi di riservatezza delle persone coinvolte, è stato uno dei pochissimi sindaci che ha avuto il coraggio di emettere ordinanze di riallaccio a seguito di distacchi per morosità. Ordinanze che sono state poi annullate con sentenze del TAR alle quali si sta valutando di fare ricorso al Consiglio di Stato.
  6. Il Sindaco Morini è forse tra i Sindaci che ha collezionato il più alto numero di ricorsi alla STO per il mancato rispetto dei termini contrattuali da parte del Gestore, in merito ad interruzioni del servizio, perdite idriche e fognarie e malfunzionamenti in genere.
  7. Riteniamo a ragione che la linea di assoluto confronto con il Gestore, nel rispetto dei termini di legge e contrattuali, abbia reso chiara la differenza  politica del Sindaco Morini rispetto ad una linea provinciale che risulta, dai comunicati ACEA, di diverso indirizzo e chiaramente di collaborazione e condivisione con il Gestore.

Questo è quanto fatto da questa Amministrazione e dal suo Sindaco, Giuseppe Morini, nel corso di questi anni, sulla questione della Gestione del Servizio Idrico Integrato, azioni e atti formali prodotti nei termini di legge e nel rispetto dei patti contrattuali, fatti reali e concreti che vanno oltre le sciocche richieste di tribunesche assemblee plebiscitarie, che servono solo a chi è in cerca di una facile visibilità politica nell’approssimarsi delle elezioni amministrative.  Anche sulla questione sanità ci sarà molto da dire e da chiarire, soprattutto in merito alle assenze di certi esponenti politici, ma di questo parleremo più avanti.