Sì e conclusa la quarta edizione della notte dell’anello.
È stata una Edizione nella quale più delle altre volte si è cercato di entrare dentro la storia umana di questo racconto straordinario del signore degli anelli.
Il tema scelto, cioè quello del prendersi cura, ci ha portato accanto all’approfondimento dell’opera letteraia la possibilità di scoprire cosa significhi nella vita di tutti i giorni decidere di prendersi cura. Lo abbiamo fatto con una storia bellissima, quella dell’amicizia tra Giulio Maria papi ( nazionale basket in carrozzina) e Daniele de Vecchis che hanno combattuto insieme la battaglia di un tumore e vinta uno affianco dell’altro. Importantissime e piene di quotidianità sono state le testimonianze di Angelo Merighetti un salesiano la cui storia nasce dalla crescita in un comunità per recupero di tossicodipendenti e quello di Giovanni ritirossi ( presidente giovani Ucid Frosinone) che ci ha raccontato come ogni giorno nella sua azienda diventa possibile prendersi cura del proprio territorio e dei propri componenti.
Straordinari gli intermezzi musicale dei giovani musicisti dell’associazione musicale quinto rigo e dei trillanti.
Degna di nota è stata l’esperienza del trekking che ha costeggiato la via Francigena e il castello di Tecchiena. Un paesaggio bellissimo a pochi minuti da casa e che meriterebbe una valorizzazione. Pubblico importante anche per questa edizione che è rimasto colpito oltre che dalle storie anche dalla capacità di spiegazione di Paolo Gulisano e Federico Iadicicco del significato profondo ed esistenziale che il signore degli anelli annuncia. La manifestazione è stata arricchita anche dalla proposta di tornare a giocare in piazza attraverso la collaborazione con il basket di Alatri
Con la notte dell’anello si chiude idealmente il nostro Percorso annuale che anche in tempo di pandemia ci ha visto protagonisti nella vita cittadina dimostrando sul campo che la nostra realtà associativa ha idee e progetti in ambito culturale di spessore e contenuto. Nonostante la pandemia e le restrizioni abbiamo dato vita ad una mostra sul costume ciociario che ha arricchito il chiostro a costo zero ( ci tengo a sottolinearlo) che è stata visita da oltre 600 persone.. abbiamo dato vita alla nostra raccolta di solidarietà per le.mamme con gravidanza difficile consegnando 550 euro alla fondazione il cuore in una goccia. Abbiamo organizzato 4 appuntamenti on line durante la quarantena, contribuito agli eventi previsti nella settimana santa, visto finalmente approvare l’intitolazione del piazzale ai martiri delle foibe su cui tuttavia ancora si deve provvedere all’istallazione della targa commemorativa.
Molto della vita e della proposta culturale della città passa attraverso la nostra presenza che si è conquistata con impegno ed offerte il riconoscimento trasversale di una associazione capace di garantire con assiduità una autentica promozione della vita, della famiglia, della tradizione, della cultura, della fede dell’arte e della musica attraverso attività capaci di offirisi sempre con ospiti di livello. Riteniamo e concludo con un appello a chi si appresta a scendere in campo per guidare la nostra città che il conivolgimento integrale delle associazioni che vivono nel territorio ma che soprattutto offrono proposte in maniera sistematica diventi un punto fermo per costruire una comunità che sia partecipata. Molto spesso ciò che si produce in termini di aggregazione, cultura, solidarietà passa attraverso l’esercizio associativo ma che tuttavia non può sopravvivere senza una considerazione organizzata del valore delle associazioni.
Gli eventi della nostra associazione riprenderanno a metà ottobre con la 2 Edizione del premio nazionale Radici che abbiamo sospeso in forza della pandemia. Sveleremo prossimamente le personalità che sono state scelte.