Acqua, elemento vitale. Questo il filo conduttore della Biennale d’arte contemporanea di Alatri, giunta alla sua 33esima edizione. Nel chiostro di San Francesco è stata inaugurata la mostra che, fino al 9 gennaio, ospiterà opere di dodici artisti di calibro internazionale.
Dopo cinque anni dall’ultima edizione, le arti tornano dunque ad Alatri e lo fanno in grande stile con il patrocinio della Regione Lazio e delle ambasciate statunitense e spagnola. Anche le aspettative di pubblico non sono state deluse, dato il gran numero di visitatori che hanno voluto per primi apprezzare le opere.
“L’amore per la mia città e la passione per la cultura-ha dichiarato l’organizzatore, Luigi Fiorletta-mi hanno spinto a impegnarmi per far tornare la Biennale, anche in ricordo di mio padre Flavio che l’ha ideata”. Non sono mancati gli auspici del sindaco Cianfrocca, alla sua prima uscita ufficiale.
Infine, Massimo Bignardi, che ha curato la Biennale insieme a Fiorletta, ha voluto ricordare la ragione della scelta dell’acqua come tema portante: “L’arte, come l’acqua, ha la capacità di generare cambiamenti attraverso la sua azione costante e l’artista, rappresentando la realtà, la cambia e la proietta nel futuro”.
Alessio Iannarilli