L’aver aderito all’Associazione dei Comuni Dimenticati, non è un capriccio del Sindaco.
Il primo Cittadino risponde alle esternazioni del consigliere Patrizio Cittadini riguardo il settimo punto all’ordine del giorno del consiglio comunale; “Costituzione “Associazione comuni dimenticati” – Approvazione dell’Atto costitutivo dello statuto e ratifica della sottoscrizione. “Non è un capriccio – spiega il sindaco Giuseppe Morini – i convegni che si sono succeduti nel tempo, nascono da una intuizione del CREST (Comitato regionale emergenza sanitaria Toscana) che, grazie ad alcuni passaggi televisivi e giornalistici è venuto a conoscenza delle iniziativi intraprese da questa Amministrazione a difesa della Sanità Pubblica, riconoscendo nelle motivazioni e nello spirito, la stessa matrice che aveva ispirato la nascita dello stesso sodalizio toscano.
Si trattava all’inizio di una rete di comitati che hanno dato vita a degli incontri in varie località italiane: Toscana, Lazio, Sicilia… incontri ai quali hanno partecipato anche alcuni comitati della provincia di Frosinone, insieme ai responsabili del Coordinamento Provinciale per la Sanità Pubblica. L’idea di costituire una Associazione Nazionale fatta di Amministrazioni Comunali, ma anche di Comitati e Associazioni della società civile, nasce dalla drammatica constatazione che contro certi meccanismi della burocrazia regionale e nazionale, bisognava unire le forze, per avere una maggiore visibilità ed una maggiore forza di contrattazione. Coinvolti da me in questo progetto, alla Associazione “Comuni dimenticati” hanno aderito, partecipando attivamente, le amministrazioni comunali non soltanto di Alatri, anche di Boville Ernica, Fumone, Trivigliano, Torre Cajetani, Collepardo, Vico Nel Lazio.
Da sindaco di Alatri ho partecipato, come relatore, a tutti gli incontri fino ad ora svoltisi: a Amatrice, Marciana (Isola d’Elba), Niscemi, Volterra; la mia battaglia per l’affermazione del diritto alla sanità pubblica dei nostri concittadini la ho portata fino in Sicilia ritenendo necessario far sentire la voce della Ciociaria oltre gli stretti confini della politica salottiera della piazza di Alatri, alla quale il nostro consigliere di minoranza ama riferirsi con comoda sollecitudine.
È facile starsene seduti comodamente a casa o al più a curare i propri legittimi interessi presso il proprio studio professionale e poi giudicare l’operato di chi ha macinato chilometri lavorando esclusivamente per l’interesse collettivo della cittadinanza di Alatri. Credo, in tutta onestà, di aver reso un servizio alla Città ed all’intero territorio insieme ad amici sindaci che, al di là dell’appartenenza politica, hanno condiviso l’impegno e lo spirito con cui è stato affrontato, per il resto ritengo di dover soprassedere su certe considerazioni che appartengono alla sfera della vuota retorica elettoralistica e non meritano di certo un grande approfondimento. Non mi spiego, invece il disinteresse e la totale assenza durante il lungo periodo di lotta come spiega la contrarietà a questa associazione che si prefigge solo di difendere e migliorare la sanità locale”.