Da settimane stiamo assistendo ad una vera e propria bagarre sulla recente proposta di legge presentata in Regione Lazio da alcuni esponenti della maggioranza regionale. Noi del Comitato La valle del Cosa non ci siamo ancora esposti sulla questione in quanto ancora non abbiamo preso una posizione ben delineata su una questione che riteniamo troppo importante per il nostro territorio. Il nostro timore però è che più che pensare al bene delle nostre montagne i nostri politici locali stiano pensando quasi esclusivamente a fare campagna elettorale in vista delle prossime elezioni comunali del 2016 accaparrandosi le simpatie degli elettori. Tante sono le domande che vorrei porre all’attenzione della nostra amministrazione comunale che tramite alcuni propri consiglieri ed assessori a mezzo stampa si è schierata contrariamente alla proposta di legge, avremmo preferito poterlo fare in altre sedi ma la discussione a quanto pare si svolge esclusivamente a colpi di articoli.
Vorrei in primis chiedere realmente quali sono e dove sono previsti i nuovi vincoli che andrebbe ad istituire il parco una volta istituito, l‘assessore Fontana in un suo recente articolo parla della sua contrarietà all’istituzione del parco a causa del problema vincoli, poi elenca nell’articolo i vincoli del fosso di Cavariccio, il laghetto di Tecchiena, il fosso della Madonnina ed il vincolo puntuale della ex chiesa alle Mole Bisleti, tutti vincoli contestabilissimi ma cosa hanno a che fare con il parco dei Monti Ernici?.
Dall’assessore Gizzi schieratosi apertamente a sostegno dei cacciatori vorrei sapere quali zone di nuovi divieti di caccia prevede il nuovo parco se questi ne prevede di nuove.
Al consigliere Giansanti voglio chiedere: visto che nell’articolo di oggi (mercoledi) scrive che il disegno di legge è vecchio di due anni, a me risulta che questi è del 28 ottobre 2014 omeglio, sul disegno di legge è riportata tale data, c’è una parte di iter che ci è sfuggita?
Ai vari promotori tra cui la consigliera Bianchi ed il comitato per la protezione dei monti ernici, visto che loro ne fanno una questione di sviluppo economico e del territorio vorrei chiedere come loro intendono queste due iniziative, nel dettaglio come e cosa prevede realmente il parco? Quali iniziative realmente sono previste per riqualificare e difendere dove occorre la flora e la fauna presente nei nostri monti e per la crescita economica cosa prevedrà realmente a tal proposito il parco? Quali nuove professioni ed iniziative porterà nel territorio? A quanto ammonta la previsione di spesa visto che nel disegno di legge non è indicata alcuna cifra?
Sperando di poter organizzare a breve degli incontri di discussione costruttivi ed aperti speriamo che i nostri politici non si schierino per il no o il si a tutti i costi sulla base di interessi elettorali personali ma che vogliano realmente lavorare per la crescita di un territorio da troppo abbandonato e ripetutamente violentato spesso proprio da chi il territorio lo vive giornalmente.
Per concludere mi rifiuto di credere che tutta l’amministrazione comunale di Alatri sia contraria al parco ed invito, chi la pensa diversamente dal Sindaco e da coloro che hanno avuto il coraggio di esporsi pubblicamente, a prendere coraggio e dare anche loro un contributo che ci permetta di capire meglio la questione parco ed invito tutti i contrari a cercare soluzioni alternative come ha fatto l’assessore Gizzi nell’incontro tenutosi presso il ristorante Sisto di qualche settimana fa, dove oltre a illustrare le motivazioni alla sua contrarietà ha proposto un piano alternativo al parco com’è concepito attualmente.