Carissime concittadine e carissimi concittadini, siamo giunti all’ottavo anno consecutivo in cui da Sindaco porgo gli auguri alla città di Alatri. Nel tempo, vi ho sempre parlato di città della bellezza che in quanto tale è anche città della bontà.
Tali valori rappresentano una ricchezza che deve essere distribuita offrendo tante nuove opportunità, in particolar modo ai giovani ed ai più bisognosi. In questi otto anni vi ho parlato di città che rinasce, di una città bella e proprio per questo di una città da amare sul serio, senza se e senza ma, a prescindere dalle opinioni politiche e dai distinguo personali o pseudo culturali. In questi anni vi ho parlato inoltre della città delle “buone pratiche”, dove per esempio la raccolta differenziata raggiunge percentuali molto alte, nonché di una città “delle persone” e non “delle macchine”, con tante piazze per incontrarsi e vivere, una città dello sport, una città con l’aria buona e sana ossia una città che garantisce la salute. In questi anni vi ho parlato, aimè, di sacrifici: il piano di riequilibrio, su tutti, i lampioni spenti, le strade con qualche problema, le difficoltà per i nostri edifici scolastici, la rimodulazione dei servizi al cittadino.
Non sempre siamo stati perfetti, lo riconosco, ma quello che abbiamo fatto è stato sicuramente sempre mirato a fare il meglio per Alatri. Spesso purtroppo, non siamo riusciti a far capire a tutti la nostra fatica e il nostro lavoro! Spesso, abbiamo subito vili imboscate, mirate ad ostacolare ed affossare l’attività amministrativa, che invece hanno prodotto solo un grave danno all’immagine della città. Ora però vi dico che quando parlavo di rinascita, intendevo proprio quello che sta accadendo: finalmente, dopo decenni, i conti comunali sono in ordine, come pure stiamo rinnovando una macchina amministrativa stanca e datata, con l’innesto di nuove tecnologie, all’avanguardia nell’intera provincia e con l’assunzione di forze nuove e fresche.
C’è voluto tanto tempo e perseveranza in termini di lavoro e Sacrifici, ma il mio programma amministrativo si sta realizzando, passo dopo passo. Onestamente, non avrei mai creduto di dover chiedere così tanto a tutti voi, ma la realtà e drammaticità della situazione economico finanziaria, all’inizio astutamente e artatamente celata, anche a noi addetti ai lavori, non permetteva altro che questo. Ma sappiamo bene che i processi di costruzione della Città che si erano diffusi, derivavano purtroppo da un modello di città funzionale agli interessi di pochi anziché al bene di tutti.
Ovvero si era affermata l’idea di una città dove tanti volevano usare lo spazio come fosse privato, facendo prevalere le cattive abitudini consolidate negli anni; invece noi, con le nostre attività, sempre ispirare al rispetto delle leggi, abbiamo saputo contrastare le distorsioni e le distrazioni che portavano all’uso egoistico della città e dello spazio pubblico, inteso come un’estensione e un prolungamento di quello privato.
Noi invece aspiriamo ad una città etica dove domini il servizio e l’altruismo che realizzino la città della sostenibilità per lasciare a chi verrà dopo di noi la stessa quantità di risorse a disposizione e la stessa qualità di vita. Una città dove non si privilegino le richieste personalistiche di alcuni, ma orientata ad attuare le migliori aspirazioni che tutti i cittadini dovrebbero avere, spesso anche in modo inconsapevole.
In questi anni da sindaco, purtroppo mi sono accorto che tutte queste idee non possono essere comprese e che non è possibile realizzarle se prima non si ristabiliscono i rapporti di fiducia reciproca e non si riaffermano i valori fondativi di una comunità civile e tollerante. La città che vogliamo non è solo quella delle opere pubbliche che rendono migliori gli edifici e gli spazi urbani, che pure ci sono e stanno nascendo e che porteremo a termine, a Dio piacendo, ma quella che si lascia influenzare ed avvolgere positivamente dai servizi prodotti nelle opere pubbliche le quali servono a migliorare le strutture e gli spazi, ma principalmente e rendere migliori gli uomini che vivono in quegli spazi.
In tal senso, un’opera pubblica di tipo speciale è stata questo Natale: dove abbiamo tentato di costruire un palazzo di idee, di impegno, di fiducia, dove tutti hanno portato il loro mattone e dove tutti si possono riconoscere ed identificare. C’è ancora molta strada da fare in questo senso, ma, è questa la mia Alatri! Una città meravigliosa, fatta di gente bella ed eticamente sana, una città inclusiva rivolta a tutti, compresi gli ultimi, i malati ed i più deboli, una città che sa rimboccarsi le maniche, una città che vuole rinascere, dove ciascuno può essere artefice del proprio destino! Grazie a tutti. E veramente a tutti, voglio rivolgere i più calorosi ed affettuosi Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo, ricco buona salute per i malati e di serenità per tutti.
Il Sindaco Giuseppe Morini