Nella mattinata di ieri il compagno di Michela Rezza aveva denunciato la scomparsa della donna ai carabinieri, che subito avevano iniziato a sentire amici, parenti e conoscenti per trovare riscontri. Nel pomeriggio però un cercatore di funghi l’aveva ritrovata cadavere sul ciglio del fiume Cosa, a pochi passi da dove risiedeva.
Sul luogo carabinieri e il dottor Misiti della procura hanno riscontrato parecchi indizi che non escludono nessuna ipotesi di indagine: Michela riversa a terra seminuda e con un taglio sul sopracciglio poteva esser finita lì per molti motivi.
Così per tutta la notte nella stazione dei carabinieri di Alatri sono stati ascoltati tutti coloro che avevano avuto contatti con la vittima per ricostruirne le ultime ore di vita.
Al vaglio degli inquirenti molte ipotesi; ad ora nessun fermo. Non si esclude l’omicidio.
Patrizio Minnucci