Un folto e commosso pubblico ha partecipato al convegno che si è tenuto il 18 luglio u.s. presso la sala universitaria del palazzo conti gentili ad Alatri.
Erano presenti i vertici delle forze dell’ordine del territorio, ma anche numerose famiglie e studenti universitari.
Il convegno, d’altra parte, era stata accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Frosinone che aveva patrocinato l’evento attribuendo crediti formativi agli avvocati partecipanti.
I relatori, con la qualità dei loro interventi, non hanno deluso le attese. Il Magistrato Dott. Francesco Mancini GIP del Tribunale di Frosinone, al momento applicato alla Corte di Appello penale di Roma, ha ricordato, da un canto, come e perchè fu varata la norma del 416 bis cod. pen. dall’altro le specificità dell’associazione mafiosa ed i suoi problemi intepretativi attuali circa la c.d. esportabilità della stessa in altre regioni italiane rispetto a quelle classiche ove esse hanno origine.
A seguire l’Avv. Fabio Padovani ha ricordato, anche con l’ausilio di foto e filmati dell’epoca, il clima in cui si trovò ad operare il Giudice Paolo Borsellino, i suoi ultimi frenetici giorni di vita, nel tentativo, vano, di individuare i carnefici del suo amico Falcone, e le vicende giudiziarie relative all’agenda rossa che egli aveva con sè in Via D’Amelio.
Infine, il Prof. Carlo Taromina, avvocato di un mafioso al maxiprocesso, ha concluso i lavori, riferendo della c.d. Trattativa Stato-Mafia ed, in particolare, ha formulato alcune considerazioni in ordine al procedimento giudiziario tuttora pendente a Palermo, dando lettura anche di alcuni tratti dei verbali di causa. Una serata davvero di intensa commozione.
