HOMEPAGE CRONACA Alatri celebra la Beata Maria Raffaella Cimatti

Alatri celebra la Beata Maria Raffaella Cimatti

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Nonostante le restrizioni dovute alla perdurante emergenza sanitaria, ad Alatri si è rinnovata la consueta solenne celebrazione eucaristica in occasione del 75° anniversario della nascita al cielo della beata Maria Raffaella Cimatti. Non c’è stata la notevole presenza di fedeli e di suore ospedaliere della misericordia, a causa del coronavirus, ma la festa c’è stata. Nella cattedrale di San Paolo erano comunque presenti una discreta rappresentanza di consorelle della madre superiora dell’ordine suor Paola Iacovone, alcuni fedeli, per lo più dipendenti ed ex dell’ospedale San benedetto dove la beata operò per tanti anni.

La solenne messa è stata presieduta dal vescovo monsignor Lorenzo Loppa e concelebrata da altri sacerdoti della diocesi di Anagni-Alatri. Presenti anche il sindaco della Città di Alatri ingegner Giuseppe Morini e Loreto Arduini (il falegname di Fumone ricevette il miracolo dalla Cimatti e fece si che qualche anno dopo papa Giovanni Paolo II beatificò suor Maria Raffaella).

Suor Paola Iacovone prima della celebrazione della messa ha voluto fare alcune considerazione su questa festività che ricade il 23 giugno. La beata Cimatti salì al cielo in questa data di 75 anni fa ad Alatri dopo malattia sopportata con fede. Suor Paola ha voluto ricordare la sua figura ricordando del bene che fece alla popolazione di Alatri negli anni in cui operò nel vecchio ospedale San Benedetto. Un riferimento anche al 200° anniversario della nascita dell’ordine della suore ospedaliere della misericordia  (16 maggio 1821, mentre la presenza delle suore ad Alatri è datata 1857). Non sono mancati i riferimenti alla pandemia e qui suor Paola ha voluto citare una frase di papa Francesco a proposito dello stare tutti insieme sulla stessa barca in un mare in burrasca. Ma non dobbiamo avere paura. La celebrazione è stata allietata dai canti delle suore della misericordia.

Vergine delle suore ospedaliere della misericordia per gli infermi, condusse una vita umile e nascosta adoperandosi con cordiale carità e costante attenzione specialmente per i malati ed i poveri, suor Maria Raffaella  fu beatificata da papa Giovanni Paolo II il 12 maggio 1996, si attende ora che venga santificata, ma sicuramente l’iter adesso sarà più lungo. nella chiesa cattolica la canonizzazione avviene al termine  di unan procedura che dura degli anni; adesso si è in attesa che vengano riconosciuti altri miracoli. Cosa confermata proprio da suor Paola Iacovone ad una domanda diretta rivoltale dal vescovo della diocesi di Anagni-Alatri monsignor Lorenzo Loppa.

Bruno Gatta