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Gianluca Borrelli, esponente della Lega, è consigliere comunale di Alatri. È stato il terzo degli eletti, e “questo a qualcuno avrà dato fastidio”. Spiega che c’è bisogno di “tenere in debita considerazione il patto che abbiamo fatto con i cittadini”. È stato da poco sfiduciato come capogruppo del partito di Salvini in consiglio comunale, ma non sembra riconoscersi nel suo successore. Anzi. Alatri sta cambiando passo? “Mi aspettavo di più”. Lo abbiamo intervistato.
Borrelli, facciamo un primo bilancio. Come giudichi i primi mesi dell’amministrazione Cianfrocca?
“Mi aspettavo di più. Speravo in un netto cambio di passo rispetto al passato e spero che tale cambio ci sia in futuro. Ma se non approviamo il bilancio, non possiamo dare la nostra impronta amministrativa e navighiamo a vista. Sto cercando di farlo capire ma, forse per miei limiti, non ci riesco”.
Su cosa stai concentrando le tua attività politica in questa nuova legislatura?
“Sto lavorando da qualche mese al Piano di Emergenza Comunale, insieme al delegato alla Protezione Civile, al Comandante della Polizia Locale, ad alcuni responsabili delle associazioni di Protezione Civile locali e a due geologi incaricati dal Comune. É stata un po’ dura all’inizio, ma ora posso dire che stiamo a buon punto e che a breve avremo finalmente il Piano di Emergenza. Sto continuando l’interlocuzione con l’Ater per i lavori di ristrutturazione di cinque palazzine del rione Civette (la situazione pare un po’ ferma, non si stanno rispettando i tempi e a breve, se non cambiano le cose, ho intenzione di ripartire con le proteste insieme ai residenti). Sto lavorando al piano parcheggi e viabilità insieme ad un Responsabile di Settore. Il lavoro da fare é tanto, ma sono sicuro che quando sarà terminato sarà un grande valore aggiunto per la nostra città. In linee generali sto continuando a stare in mezzo alla gente, a farmi portavoce delle loro istanze e a cercare di risolvere i piccoli problemi che fanno parte dell’ordinario”.
Da consigliere di maggioranza hai più volte votato con l’opposizione, a partire dalla scelta del Presidente del consiglio. Il giudice di pace la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso?
“Io non ho votato con l’opposizione, ma ho votato argomenti che reputo giusti per Alatri. Nella nostra città stiamo ancora a guelfi e ghibellini, ossia maggioranza contro opposizione a prescindere. Io cerco di votare l’argomento senza farmi condizionare da chi lo propone. Nei miei confronti la maggioranza ha avuto ed ha atteggiamenti non apertissimi: sono stato il terzo degli eletti e questo ha dato molto fastidio a tanti….Volevo la Presidenza del Consiglio proprio per far funzionare il Consiglio e non renderlo solo luogo di scontro. Ma qualcuno ha preferito far rimanere Alatri divisa tra guelfi e ghibellini”.
Non sei più capogruppo della Lega. Ti riconosci nel tuo successore?
“Ad Alatri per avere un posto non devi prendere i voti necessari per essere eletto direttamente e quindi è giusto che Pizzuti sia capogruppo… senza dimenticare che bisogna anche imporre la propria candidatura alle elezioni provinciali e non prendere neanche i voti ad Alatri lasciandola, ancora una volta e da terza città della provincia, senza un rappresentante nella massima assise provinciale”.
E, soprattutto, ti senti ancora di far parte di questa maggioranza?
“Certo che faccio parte della maggioranza, ma è altrettanto certo che porterò avanti le mie idee, sperando che la maggioranza ricordi le tante promesse fatte al cittadino in campagna elettorale. Non mi sembra che sotto le elezioni abbiamo promesso di aumentarci gli emolumenti e di chiudere il giudice di pace. Anzi”.
Futuro in Fratelli di Italia?
“Il mio futuro è con Alatri”.