Come testimoniano le mura megalitiche, Alatri è un territorio antico che affonda le sue radici nella preistoria di questi luoghi e della sua gente, ricco di risorse naturali (come l’acqua) e di specie animali e vegetali che hanno accompagnato da secoli ovvero millenni i suoi abitanti sfamandoli e nutrendoli.
Alcune specie si sono preservate fino ad oggi, ma vanno tutelate, fatte riprodurre ed espandere.
Le specie antiche locali con le loro caratteristiche organolettiche e nutraceutiche rappresentano una risorsa vitale per l’alimentazione dell’umanità contemporanea, la quale ha cominciato con evidenza a non tollerare più molti prodotti frutto di processi di miglioramento genetico e coltivazioni intensive imposti dal mercato, che ha indirizzato i consumi solo su poche specie e varietà. Di conseguenza le numerose risorse genetiche locali tipiche sono state abbandonate e sono a rischio di estinzione (erosione genetica).
E cosa dire della bellezza e particolarità estetica che le contraddistingue relativamente a forme, colori, profumi con beneficio anche per l’anima?
E’ da sottolineare inoltre l’importanza che esse rivestono in quanto adattate all’habitat e tolleranti alle avversità pedoclimatiche.
La Convenzione di Rio sulla Diversità Biologica (CBD), nell’ambito del summit mondiale del 1992, ha dato l’avvio ad una serie di iniziative di ricerca e conoscenza sistematica e scientifica aventi come scopo l’attuazione dei principi sottoscritti dai vari paesi e riguardanti in primis la tutela e la conservazione delle specie vegetali ed animali autoctone.
L’Italia successivamente ha aderito alla Convenzione ed ha adottato tutte le misure necessarie per l’individuazione e catalogazione delle risorse genetiche locali.
La Regione Lazio ne ha fatte proprie le istanze e gli obiettivi emanando la legge regionale 1 marzo 2000 n. 15 “Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario” ed affidandone all’ Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio (ARSIAL), Ufficio Biodiversità, l’attuazione.
L’ARSIAL si occupa della ricerca e dell’indagine conoscitiva, nonché della conservazione, attraverso diversi strumenti, fra cui il Registro Volontario Regionale. Quest’ultimo è il repertorio ufficiale dove vengono iscritte, previo parere di due commissioni scientifiche, le risorse genetiche autoctone di interesse agrario a rischio di erosione genetica. Si occupa altresì di erogare sussidi, attraverso i fondi previsti nel Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2021 recentemente approvato dalla Comunità Europea, a chi s’impegna ad allevare e/o coltivare le risorse genetiche tutelate.
Le risorse ammesse a contributo per la Regione Lazio sono sia vegetali che animali ed in particolare fruttiferi, ortaggi e varie specie animali iscritte al Registro Volontario Regionale, reperibile sul sito dell’ARSIAL, settore Biodiversità (www.arsial.it).
RISORSE GENETICHE DEL LAZIO ISCRITTE AL REGISTRO VOLONTARIO REGIONALE
ARBOREE | N° | ERBACEE | N° | ANIMALI | N° |
Albicocco | 2 | Fragola | 1 | Bovino | 1 |
Azzeruolo | 1 | Aglio* | 2 | Asino* | 4 |
Castagno | 1 | Pomodoro | 3 | Cavallo | 7 |
Ciliegio | 14 | Peperone* | 1 | Capra* | 4 |
Melo* | 36 | Zucchino | 1 | Pecora* | 2 |
Melograno | 4 | Sedano | 1 | Suino* | 3 |
Nocciolo | 3 | Carciofo | 2 | Pollo | 1 |
Olivo* | 13 | Finocchio | 1 | Fauna ittica* | 3 |
Pero* | 23 | Fagiolo* | 15 | ||
Pesco | 4 | Cece | 1 | ||
Susino* | 4 | Lenticchia | 3 | ||
Vite da vino* | 29 | Farro | 2 | ||
Uva da Tavola | 3 | Mais | 1 | ||
Visciolo | 1 | ||||
Totale 13 | 138 | 13 | 34 | 8 | 25 |
(*) = Risorse iscritte anche per la Provincia di Frosinone
VARIETA’ DI FRUTTIFERI REPERITE NEL TERRITORIO DI ALATRI
MELE | PERE | SUSINE | UVA DA VINO | VISCIOLE |
*Rosa piatta ciociara | *Abitir | Regina | Tagliafer | Visciola ciociara |
*Rosa di Alatri | *Bottiglia | Verdacchia | ||
Favarola | *Capattèra | Coscia di monaca | ||
Cucuzzara | Recinella nera | |||
*Sellecca | ||||
Spadona di Alatri | ||||
Uauosa | ||||
Uccon | ||||
Urgnina |
(*) = Varietà iscritte al Registro Volontario Regionale
A cura di Maria Vittoria Scrocchia e Renato Pavia (pavia.renato@tin.it)