I motivi li leggiamo tutti in questa lettera che il Sindaco ha rivolto al funzionario: “Gent. ma Professoressa, prendo atto della sua prot. 716/DG e della non rispondenza a quanto con chiarezza richiesto nella mia precedente; soprattutto emerge la mancata smentita della prossima chiusura dei reparti di Ostetricia, Ginecologia e Pediatria, organizzati come U.O.S., con trasferimento del personale medico in altri presidi sanitari.
Inoltre, stando alle sue dichiarazioni rilasciate sia durante interviste televisive che durante incontri con i medici coinvolti in una improvvida riunione da lei voluta, comunque contravvenendo a qualunque buona norma di rispetto umano ed istituzionale, nel pomeriggio dello scorso lunedì è del tutto evidente che quanto emerge dai suoi progetti, non risponde minimamente a quanto concordato in Regione, tra il sottoscritto insieme ad altri sindaci del territorio, ed il Presidente Zingaretti, il dottor D’Amato e l’onorevole Buschini che aveva organizzato quell’incontro.
Essendo la sua risposta troppo evasiva rispetto alle precise richieste da me formulate, che coincidevano anche con le aspettative del territorio, dei Sindaci e del personale dell’Ospedale San Benedetto, per ovvi motivi di opportunità non riesco a garantire la necessaria tranquillità e serenità del dibattito, pertanto mi vedo costretto a negare la possibilità di qualunque incontro presso la sede del mio Comune. E’ scontato peraltro che Lei, per istituto e per mandato, debba rendere conto del suo operato e dei suoi progetti a chi democraticamente è stato eletto a governare la cosa pubblica e pertanto legittimato a rappresentare, in questo caso, un Popolo scontento e preoccupato, perché privato di un diritto sacro e irrinunciabile.
Solo recuperando questa dalla certezza , solo allora sarò disponibile ad ascoltarla o leggerla e a valutare, se del caso, la possibilità di concordare una data per un prossimo incontro pubblico. La sua proposta di creare la “Casa della maternità o Casa del Parto”, nell’Ospedale S. Benedetto, chiudendo il punto nascita attuale, non rispecchia la volontà politica dei vertici regionali emersi nel sopra citato incontro, non migliora la qualità del servizio e non contribuisce ad un risparmio di spesa che dovrebbe essere il principale motivo ispiratore. Distinti Saluti”