La settimana prossima il consiglio comunale si appresta a discutere riguardo l’approvazione del rendiconto dell’anno 2015, un momento importante per il futuro della nostra città. Basterebbe, infatti, leggere la relaziona dell’organo di controllo, il Collegio dei revisori dei conti, per rendersi conto dello stato economico ma soprattutto di quello finanziario in cui versa il comune di Alatri.
Non voglio certo creare allarmismi – ci dice in una nota l’ex consigliere comunale Maurizio Cianfrocca – ma non bisogna far finta di nulla, non bisogna pensare che siano solo parole o concetti scritti “ tanto per … “ e penso che sia doveroso , da parte dell’ amministrazione prendere atto dei rilievi mossi dai revisori perché è allo stesso tempo diritto dei cittadini sapere come stanno effettivamente le cose.
E se l’organo di revisione, nell’evidenziare le criticità relative sulla riscossione dei crediti, soprattutto quelli nei confronti di Equitalia e Ato, nel sottolineare come ci sia un eccessivo ricorso all’utilizzo della cassa vincolata ( soldi incassati per una determinata spesa e spesi per altro ) e alle anticipazioni di cassa ( prestito dalla banca ), nell’esortare l’amministrazione a rispettare i tempi dei pagamenti ai fornitori di beni e servizi, afferma che la situazione potrebbe diventare ” irrecuperabile ” , allora qualche domanda andrebbe fatta. Come uscire da questa situazione , cosa fare, quali strategie mettere in atto ?
Purtroppo i conti parlano chiaro: non c’è liquidità: i costi per servizi erogati sono coperti dalle rispettive entrate con una percentuale irrisoria e con una perdita secca di 1 milione e 600 mila euro, non si riesce a far fronte ai pagamenti con il serio rischio di dover corrispondere ai fornitori ingenti somme a titolo di interessi legali ; insomma una bomba ad orologeria.
Quello che mi sento di suggerire é di tenere in debita considerazione l’ipotesi di dichiarare lo stato di pre dissesto, uno strumento di recente istituzione che potremo definire una procedura concorsuale per gli enti locali che, se ben eseguita, evita di far maturare i presupposti di un vero dissesto finanziario: un ‘ ipotesi da evitare assolutamente. Certo non saranno tempi semplici per chi amministra e per i cittadini ma nei tanti comuni dove il pre dissesto é stato adottato questo ha riportato i conti in ordine, sotto il controllo della corte dei conti e del ministero delle finanze, e ha evitato a questi il default totale.
Mi auguro che il dibattito sia proficuo e che abbia come unico obiettivo quello di fare sempre e comunque l’interesse della città e dei cittadini mettendo da parte preconcetti e trovando il coraggio di fare la scelta migliore anche se dolorosa; ne del futuro della nostra città.