Vogliamo riportare al centro della nostra cittadina i valori della collettività che appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura. Non vogliamo dimenticare, ma vogliamo reagire riportando al centro di noi il capitale più importante che abbiamo: i nostri ragazzi.
Al centro di Alatri adesso ci sono prima di tutto i giovani ed è a loro che dobbiamo guardare per ritrovare l’energia che serve a superare questo difficile momento. Sono loro che dobbiamo accompagnare al centro di quello che sono realmente, di quello che desiderano, per non lasciarli isolati e smarriti nel loro crescere.
E al centro della crescita ci dev’essere lo stare insieme, la musica, il tempo libero, lo sport, le istituzioni, la cultura, la solidarietà, il divertimento spensierato…
Questa è una presa di consapevolezza. Siamo convinti che le alternative siano più contagiose dei modelli negativi. Vogliamo aggregare le tante realtà che operano sul territorio sotto un’unica motivazione comune, che è sì quella di proteggere la comunità da una pericolosa deriva mediatica, ma soprattutto è mossa dall’offerta di attività capaci di coinvolgere i più giovani e la popolazione tutta dentro un nuovo modo di vivere il nostro territorio.
Perché questo diventi un epicentro virtuoso di nuovi modelli di partecipazione collettiva. Perché è successo qui, ma sarebbe potuto succedere altrove.
Per questo vogliamo dire con forza che il centro di Alatri oggi è il centro di tutti noi.
L’autore di questo manifesto, che sintetizza l’ambizione del progetto “Al centro di noi”, è Paolo Iabichino, uno dei più grandi “guru” italiani della comunicazione. Con il suo team gestisce campagne per noti brand, anche internazionali, oltre a essere docente nelle scuole di specializzazione e nelle università milanesi. Paolo ha sposato fin da subito e gratuitamente la causa che ci vede in prima linea per reagire a quanto successo e alle conseguenze negative che questo sta avendo sulla città.