Siamo nel mattino tra il 29 marzo ed il 12 aprile del 1300. Sulla quinta cornice del Purgatorio, ove espiano le anime degli avari e prodighi. Parole durissime bollano Filippo il Bello che ha osato affrontare Bonifacio VIII con un gesto di prepotenza senza precedenti :” […] veggio in Alagna intrar lo fiordaliso, e nel vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un’altra volta esser deriso; veggio rinovellar l’aceto e ’l fiele, e tra vivi ladroni esser anciso”. E’ il cosiddetto Schiaffo d’Anagni nei versi del Sommo Poeta Dante Alighieri incisi nel canto XX versi 85 – 90. La città di Anagni, fregiata di essere stata menzionata in uno dei capolavori mondiali della storia della letteratura, non poteva mancare alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte del ‘Poeta Eterno’. Da domani mercoledì 16 dicembre le “Luci di Dante” illumineranno il centro storico per tutto il 2021 mentre i versi della Divina Commedia lo avvolgeranno d’incanto L’evento è stato reso possibile grazie alla sinergia tra amministrazione ed esponenti del mondo culturale cittadino. La cerimonia inizierà alle ore 17,00 con la presentazione da parte del professor Paolo Carnevale e gli interventi del sindaco Daniele Natalia, dell’assessore alla Cultura, Carlo Marino, del consigliere subdelegato ai Bandi e Finanziamenti, Davide Salvati e dello storico locale Tommaso Cecilia. A loro ed alla Città di Anagni l’onore altissimo, il cimento, il prestigio e l’impegno intellettuale di onorare il Sommo Poeta. Più nessuno mai si è spinto più in alto nella lettura. “Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, ché ‘l velo è ora ben tanto sottile, certo che ‘l trapassar dentro è leggero” Dante Alighieri.
Monia Lauroni