Erano da poco passate le ore 14 quando in tribuna stampa al Benito Stirpe sono passate in rassegna, come di consueto, le formazioni ufficiali del Frosinone e del Sassuolo. Il mio occhio allora oltre che sui titolari si è soffermato sulla panchina della squadra neroverde dove in panchina figurava il nome di Alessandro Matri. In un attimo allora mi sono chiesto: ma quanto servirebbe al Frosinone un attaccante così? Cosa ci sta a fare a Sassuolo a fare la riserva di Babacar, di Boateng e forse anche di Trotta? I miei pensieri si sono fatti sempre più intensi poi quando, con l’andare avanti della partita, lo vedevo scaldarsi a bordo campo e non entrare. Mi sono ridetto: che spreco! Lasciatecelo qui a Frosinone se davvero non vi serve. Noi sapremmo soprattutto cosa farci. Lo faremmo giocare o in coppia con Daniel Ciofani o addirittura da prima punta unica per dare quel contributo di personalità, di forza fisica, di esperienza, che serve alla squadra di Moreno Longo contestato ieri pomeriggio e identificato come il primo colpevole di una situazione che purtroppo va peggiorando di giornata in giornata.
Contro il Sassuolo dal Frosinone ci si aspettava una prova gagliarda, tignosa e una vittoria che mancava in casa da inizio stagione. Tanto, troppo tempo. Tutto questo però non è arrivato. E’ arrivata una contestazione pesante, la prima di tutta la stagione proveniente da tutto lo stadio che a gran voce ha chiesto “attributi”. La squadra in campo è sembrata spenta e quando ha incassato i gol di Duncan e Berardi addirittura anche impaurita dalla rivolta di tutto lo stadio. Nessuno che si prendeva la responsabilità di cambiare il corso degli eventi, di provare una giocata per riaprire una partita che stava pian piano scivolando verso l’ennesima sconfitta casalinga. Ora è il momento di intervenire per cambiare rotta. All’orizzonte dopo le partite di Udine, in casa contro il Milan e di Verona contro il Chievo, ci sarà il calciomercato invernale. Intervenire con forza e idee chiare consentirebbe al Frosinone di giocarsi ancora qualche possibilità di salvezza e di non giocare da qui fino a fine anno soltanto per l’onore.
Matri è lì in panchina al Sassuolo che aspetta con fiducia.
Massimo Papitto