Si taglia sui divertimenti, ma si spende a tavola. Per il cenone di Capodanno saranno destinati, in media, 95 euro a famiglia, il 25% in più del 2014.
Quasi due italiani su tre (63%) consumeranno a casa il cenone di fine anno, divisi tra chi organizzerà nella propria abitazione (39%) e chi è stato invitato da amici o parenti (32%). Tra chi sceglie di mangiare fuori il 9% – sottolinea la Coldiretti – va al ristorante e il 3% in agriturismo, opzione più gettonata dal pubblico giovane.
Dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili delle feste di fine anno salgono cotechino e zampone, gustati a tavola da più di due italiani su tre (67%) spesso in accoppiata con le lenticchie (80%). Sul 59% delle tavole ci saranno grappoli di uva, ma il segno della maggiore attenzione alla sobrietà dei comportamenti viene anche dal fatto che le ostriche rimangono un must per appena il 13% degli italiani.
Tuttavia, il 58% non rinuncerà al salmone. Si stima che saranno serviti – sottolinea la Coldiretti – 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi, con una netta preferenza per i primi. Se lenticchie e cotechino hanno un consumo soprattutto nazionale, trend diverso per le bollicine italiane, che segnano il record di esportazioni. Per le festività di fine anno saranno 190 milioni le bottiglie stappate fuori dai confini italiani (stima Coldiretti). Si tratta di un successo storico per lo spumante tricolore all’estero, dove si registra un balzo del 13% delle bottiglie esportate. Anche in Italia si avrà, dopo sette anni di contrazioni, una svolta positiva, con 52 milioni di tappi di spumante tricolore che salteranno a Capodanno, (in aumento del 4% sul 2014).
Fonte: ciociariaoggi.it