Non si può dire certamente che i danni che il vento ha causato al nuovo stadio di Chiappitto ci abbiano lasciati indifferenti. E’ un evento che ha comunque provocato seri danni ad una struttura pubblica e che ci ha lasciato un pò tutti dispiaciuti e amareggiati. Non voglio assolutamente entrare nel dibattito sulle eventuali responsabilità ma, e non è la prima volta, in questi giorni mi sono incuriosito nel pensare a quale aspetto avesse potuto avere la nostra città se, a suo tempo, non venisse deciso di costruire un nuovo stadio ma dirottare questi finanziamenti in altri progetti . Secondo me , infatti, ma questa è l’opinione di tanta gente, una spesa così elevata , e parliamo di circa sei milioni di euro , non è proporzionata al riscontro che questo nuovo stadio potesse avere con la nostra città; e se dal 1999 ad oggi si è arrivati alla possibilità di sfruttare solo la pista , allora è facile ribadire la non indispensabilità di questa opera.
Ma il mio pensiero, lo ripeto, è andato spesso in questi anni a quanto si sarebbe potuto realizzare con gli stessi soldi pubblici e siccome mi piace essere preciso e circostanziato mi sono divertito ad elencare una serie di interventi che si sarebbero potuti realizzare con a fianco una spesa che ritengo congrua: 2 milioni per il parcheggio a raso di San Francesco, 1 milione per il parcheggio di San Silvestro ( in molto lo hanno dimenticato ma questa opera sempre più indispensabile e è in programma da molti lustri ) , 150 mila per l’acquisto del Politeama , 50 mila per la ristrutturazione del Portico di Betilieno, 500 mila per la riqualificazione di Piazza Rosa e Piazza Ernesto Toti , 400 mila per la riqualificazione dell’Acropoli , 500 mila per la bitumazione delle tante strade del nostro territorio che sono in condizioni pessime . Arriviamo così a 4 milioni e 600 mila e lascio a tutti la possibilità di immaginare qualsiasi altro intervento realizzabile con l’importo residuo.
Lo so, tutto questo è utopia ma questo mio pensiero vuole essere soprattutto un augurio affinchè non si pensi più di dar vita a progetti per la realizzazione di opere che oltre a non avere il requisito della indispensabilità vanno a dilapidare denaro pubblico e che gli amministratori utilizzino sempre più uno dei principi fondamentali ossia la diligenza del buon padre di famiglia ; un principio questo che molte volte , purtroppo , non viene rispettano ma messo da parte.