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ALATRI, RECCHIA E DI FABIO: “CIANFROCCA CHIUDE CRISI PERCHÉ FRATELLI DI ITALIA SI ACCONTENTA DI UNA POLTRONA IN PIÙ”

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Riceviamo e pubblichiamo una nota dei consiglieri di opposizione Pd, Matteo Recchia e Fabio Di Fabio.

“La pantomima della crisi è finita ed il Sindaco torna in sella, con buona pace di chi finora si era sbracciato, agitandosi a vuoto, senza nulla ottenere ed, anzi, collezionando una imbarazzante serie di umiliazioni politiche. Ma vediamo quali sarebbero le novità. Va detto, anzitutto, che la più volte invocata riorganizzazione degli uffici, che avrebbe dovuto precedere il rimpasto di giunta, non c’è stata; forse per la resistenza vittoriosa dei responsabili di servizio interessati e la frustrazione degli amministratori. Il documento politico di FdI, con ben 39 punti di critica feroce alla giunta Cianfrocca, è stato, poi semplicemente cestinato, con ignominia di chi lo aveva sottoscritto, perché lo stesso partito si è accontentato di un assessorato in più: proprio come aveva da tempo offerto il Sindaco a mo’ di elemosina politica. Ora, però, non c’è più nemmeno l’assessore all’Ambiente perché la dimissionaria Santobianchi è stata sostituita non da un nuovo assessore ma dal consigliere Santucci. E, così, importanti settori del Comune restano privi di un assessore: Servizi sociali, Ambiente, Cultura, Bilancio. In compenso è stato mantenuto un assessore, nella persona di Papaevangeliu, solo per il Contenzioso ed Affari generali, con ulteriori deleghe mai viste ed oggettivamente poco significative sul piano politico: come a dire, se la Lega non può far a meno di due assessori ne manteniamo uno, anche se vuoto. Tanto paga il Comune! Cioè tutti noi….. E ricordiamo che, oggi, le indennità sono raddoppiate rispetto al passato! Il Sindaco percepisce oltre 4.000 euro lordi e gli assessori oltre 1800. E questo è, forse, stato il vero “mantice” del potere cittadino. FdI incassa, effettivamente, l’Urbanistica, delega, a quanto pare, molto cara a quel partito, nella persona dell’Assessore Tagliaferri, rinunciando al famoso “cambio di passo”, da mesi invocato invano ed ora dimenticato. Infine, il “grande ritorno” di Pizzuti che riprende le stesse deleghe (Bilancio e Personale) che pochi mesi fa aveva riconsegnato, in gran dispregio, per l’onta politica subita. E’ passato il tempo, non è successo nulla di ciò che anche lui aveva “preteso”, tutte le sue richieste amministrative si sono sciolte come neve al sole ma la “pecorella smarrita” si è pentita ed è tornata all’ovile! Senza nemmeno essere più consigliere provinciale! Una conclusione della crisi più ridicola e patetica di questa non poteva esserci! La Città non merita questi amministratori”.

I Consiglieri Comunali Fabio Di Fabio e Matteo Recchia