HOMEPAGE POLITICA ALATRI, LE OPPOSIZIONI SUL CHIOSCO DI CIVITA: AMMINISTRAZIONE IMPREPARATA E PASTICCIONA

ALATRI, LE OPPOSIZIONI SUL CHIOSCO DI CIVITA: AMMINISTRAZIONE IMPREPARATA E PASTICCIONA

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Riceviamo e pubblichiamo:

“Il sindaco e i consiglieri di maggioranza, Borrelli escluso, hanno votato una delibera che prevede ancora la costruzione di un chiosco fisso sul piazzale dell’Acropoli, insieme all’annullamento in autotutela di tutte le delibere già assunte (quattro di giunta ed una di consiglio comunale) perché tutta la procedura seguita finora era completamente sbagliata. L’assessore Papaevangeliu è stata costretta, nel dibattito del Consiglio comunale, a chiedere scusa per gli errori fatti, evidentemente imbarazzata per tutte le volte che, prendendo in giro la cittadinanza, aveva assicurato che il chiosco sarebbe stato pronto per la “prossima estate”: ne sono passate tre senza che succedesse nulla, fino a quando la Regione Lazio (della stessa parte politica….) non ha spiegato a questa amministrazione, impreparata e pasticciona, che quello che si voleva fare era tutto sbagliato. La nuova delibera presuppone un interesse pubblico ed un’opera di pubblica utilità (la costruzione del chiosco) per approvare una variante urbanistica puntuale ed avviare un nuovo iter che sarà sicuramente ancora lungo ed insidioso. Noi non siamo affatto convinti della legittimità di questa procedura né della necessità di violare, con una costruzione con fondamenta di cemento, la nostra Acropoli, il maggiore sito archeologico della città ed anche della nostra provincia. E se qualcuno dimostrasse che in realtà si sta costruendo un’opera utile anche al profitto del futuro concessionario (e non di pubblica utilità) il chiosco fisso sarebbe un abuso edilizio. Come consiglieri di minoranza, con coscienza, abbiamo deciso di uscire dall’aula convinti, dunque, che il nuovo iter non è affatto migliore di quello precedente annullato ed, anzi, è molto rischioso. La nuova delibera porta, poi, alla realizzazione dello stesso progetto di prima: forse perché già è stato appaltato ad una ditta che potrebbe chiedere un risarcimento per la mancata realizzazione? Un pasticcio dopo l’altro…. E il vicesindaco pensava alla birra per gli operai! Non capiamo, infine, come si faccia ad essere così miopi, anche dopo l’esperienza di Piazza Rosa: procedere con uno scavo sull’Acropoli potrebbe portare ad uno stop dei lavori solo dopo pochi giorni, per i probabili rinvenimenti archeologici. Di Civita vogliamo fare un cantiere o il patrimonio dell’Unesco? Ce lo chiarisca il sindaco”.

 I consiglieri di minoranza.