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WeSport: venerdì sera nuovo appuntamento con Libriamoci

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Prosegue a Frosinone la rassegna letteraria dedicata allo sport con un nuovo appuntamento, che si terrà dopodomani 9 agosto alle 18:30 a bordo piscina. La rassegna, giunta quest’anno alla sua terza edizione, si chiama Libriamoci ed è promossa e organizzata dall’Associazione Gottifredo. Si tiene presso WeSport, il primo impianto sportivo di Frosinone: fondato nel 1952 e conosciuto come ex-Enal, è a due passi da via Aldo Moro ed è frequentato tutto l’anno da appassionati di tennis e di calcio a 5. In estate, poi, la grande piscina scoperta offre ogni giorno a centinaia di persone la possibilità di rinfrescarsi, rilassarsi e divertirsi. E la sera ci sono eventi di ogni genere: aperitivi e cene, party, piano-bar, memorial e bagni sotto le stelle. Ma anche occasioni di incontro e di riflessione sullo sport e intorno allo sport.

«Venerdì sera faremo un incontro speciale – dice Angelo Astrei, curatore di Libriamoci -. Presenteremo infatti La gioia fa parecchio rumore: un romanzo bellissimo, edito da Einaudi. Un libro trascinante, che si legge tutto d’un fiato. Sandro Bonvissuto, uno degli autori più interessanti e originali del panorama letterario italiano, ci condurrà in un viaggio fatto di ricordi, nostalgie e potenti evocazioni, iniziazioni familiari e tribali, personaggi popolari e spassosi. Veramente un appuntamento da non perdere. Lo dico da tifoso laziale, benché il libro sia un atto d’amore verso la Roma».

Il filo conduttore de La gioia fa parecchio rumore è proprio l’amore, totale, invincibile, magnetico, per i colori giallorossi. Un amore che segna il passaggio dall’infanzia all’età adulta e che dà senso alla vita perché è tutta la vita. La vita del bambino protagonista del romanzo, la vita della comunità chiassosa e ironica del suo clan familiare e la vita dei tantissimi amici di fede romanista.

«Forse il calcio – dice Bonvissuto – è l’unica cosa al mondo che è più bella quando la fanno gli altri, quelli con quella maglia però. Che comunque ce l’hanno solo in prestito, perché la maglia della Roma è la mia. Potrebbero anche averla rubata. E l’amore forse è questo: correre appresso a un ladro che ci ha rubato qualcosa».