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Rapporto Ecosistema Urbano 2023 di Legambiente: qual è la crescita sostenibile di Frosinone?

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Lo scorso 23 ottobre è uscita la trentesima edizione del rapporto realizzato da Legambiente in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE che punta a monitorare le performance ambientali dei 105 Comuni capoluogo del Paese. Parliamo di Ecosistema Urbano che, quest’anno ha evidenziato come negli ultimi 30 anni la crescita sostenibile delle città sia stata molto lenta a causa di interventi troppo: “A compartimenti stagni”.

I settori analizzati nel 2020 sono stati: “La raccolta differenziata (dal 4,4% nel ’94 al 62,7% nel 2022 ma solo in alcuni capoluoghi), le piste ciclabili (passate da una media di 0,16m equivalenti/100 abitanti nel ’98 a una media di 10,59m equivalenti/100 abitanti nel 2022), il tasso di motorizzazione (che si conferma, come trent’anni fa, a livelli tra i più alti d’Europa: 66,6 auto ogni 100 abitanti), la produzione di rifiuti (che è cresciuta, passando da una media pro capite di 455 kg/anno del ’94 a 516 kg/anno nel 2022) e il traporto pubblico (ancora lontano dalle medie europee: da 97 viaggi pro capite nel ’95 a 65 viaggi pro capite nel 2022).

Prima in classifica del rapporto è Trento, seguita da Mantova e Pordenone. Cosenza, invece, stando al rapporto è la prima città del Sud e si trova al settimo posto. Sempre al Sud Cagliari è sedicesima e Oristano ventiduesima, mentre Roma è solo all’89° posto. Catania e Palermo si trovano oltre il 100° posto, mentre Milano è scesa dal 38° posto al 42°. Firenze, poi, è cinquantatreesima e Genova è cinquantottesima.

Stando ai dati, cosa possiamo dire del Capoluogo ciociaro? Frosinone si trova al 76° posto con un punteggio del 48,50%. Di fatto non sono stati fatti passi avanti, piuttosto, rispetto allo scorso anno si sono perse 2 posizioni. Questo perché, nonostante i miglioramenti sugli sforamenti da Pm 10 rispetto al 2021 (anche se nel 2022 ha comunque registrato tali superamenti per più di 35 giorni come stabilisce la legge), la città ha registrato concentrazioni medie più alte – dopo Roma – del biossido di azoto: 27mg/mc.

Ma non è tutto, perché un altro dato critico riguarda il tasso di motorizzazione. In questo, Frosinone è in assoluto la città con il dato più alto ormai da anni: 81 auto ogni 100 abitanti. In più, anche i dati sull’uso del trasporto pubblico sono negativi: solo 3 viaggi per abitante ogni anno. Non è finita, perché stando al rapporto, Frosinone è agli ultimi posti anche per isole pedonali e energie rinnovabili poiché il Comune non avrebbe fornito i dati.

I dati positivi, invece, arrivano sul tema delle piste ciclabili: 1° posto nel Lazio con 13,55 metri ogni 100 abitanti. Buono è risultato anche il rapporto del verde pubblico per abitante. Restano buoni anche i dati sulla raccolta differenziata: la migliore nel Lazio con il 68,7% dei rifiuti raccolti. Tuttavia, la percentuale è diminuita rispetto al 2021, quando la percentuale era del 72%.

Secondo il circolo di Legambiente di Frosinone: “È significativo che il Sindaco abbia riconosciuto il primato sul tasso di motorizzazione come uno degli elementi di maggiore criticità per la vivibilità urbana. Il percorso per invertire la rotta deve senz’altro prevedere lo sviluppo del trasporto pubblico nelle sue varie forme e della ciclabilità, come l’amministrazione ha in programma di fare. Ma a ciò devono aggiungersi iniziative concrete sulla sharing mobility e tutte quelle misure in grado di riequilibrare l’uso degli spazi pubblici a favore degli utenti deboli della strada”

“Sempre sul tema della mobilità – continua il circolo legambientino – ci aspettiamo di ricevere delle risposte puntuali dal Sindaco Mastrangeli su due indicatori su cui Frosinone, avendo fornito delle imbarazzate ed imbarazzanti non-risposte al questionario, si colloca agli ultimissimi posti nella graduatoria dei capoluoghi di provincia: ci riferiamo alle ZTL e alle pedonalizzazioni”.

Elisa Rossi