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Procuratore Guerriero su Valle del Sacco: “troppi rifiuti speciali scaricati”. Il commento dell’Ass. Diritto alla Salute

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A fine settembre, durante il Convegno sulla Sostenibilità promosso dall’ACI, il Procuratore Capo di Frosinone Antonio Guerriero ha toccato temi legati alla tutela dell’ambiente, reati ambientali e il continuo problema dei rifiuti scaricati nella Valle del Sacco da aziende che non hanno depuratori adeguati e dove – secondo il Procuratore – manca un continuo monitoraggio.

Riportate da Teleuniverso, le parole di Guerriero sono state molto chiare: “Sì continuano oggi, in questo momento, ancora a scaricare rifiuti speciali impunemente perché non ci sono controlli adeguati e perché manca una sinergia. La società deve darsi degli obiettivi che non fanno solo capo alla Procura. Ad esempio, nella provincia di Frosinone abbiamo circa 100 fabbriche ormai dismesse che sono riparo di rifiuti speciali e della criminalità. Invece di consumare suolo vergine, perché non riutilizziamo queste 100 fabbriche che costituiscono un pericolo per la salute dei cittadini?”.

Intercettato telefonicamente da Gente Comune, il presidente dell’Associazione Diritto alla Salute di Anagni Alessandro Compagno, ha commentato così le parole del Procuratore Guerriero: “Queste Dichiarazioni sono da condividere totalmente ed i cittadini devono farne un imperativo categorico sia per le proprie azioni, ma anche per le azioni di sorveglianza del territorio. Occorre sottolineare però che compete soprattutto alle organizzazioni di categoria degli imprenditori attivarsi per la tutela dell’ambiente del territorio in cui operano: per la difesa della salute di tutti e della reputazione degli stessi produttori”.

Insieme all’Associazione che rappresenta, il dottor Compagno si batte da anni per la giustizia ambientale nella Valle del Sacco. Tra le ultime azioni, ad esempio, un esposto denuncia alla Procura della Repubblica di Roma insieme alle Associazioni Anagni Viva e Comitato Residenti Colleferro perché: “A distanza di un anno dalla mancata concessione della sospensione della sentenza del TAR sul provvedimento regionale di Valutazione di Impatto Ambientale positiva sul progetto di Saxa Gres (sul gres porcellanato con miscela composta da rifiuti anche pericolosi da termovalorizzazione) per accertare se siano configurabili reati nell’emissione del predetto provvedimento regionale”.

Fondata nel 2004, infatti, l’Associazione Diritto alla Salute si occupa di sanità, ambiente, patrimonio storico-artistico, scuola pubblica e decoro cittadino. Oltre alla vertenza contro le lavorazioni di rifiuti concesse dalla Regione Lazio che si vogliono sviluppare nel territorio di Anagni (tra cui la produzione del suddetto Gres porcellanato con l’utilizzo di scorie provenienti dall’inceneritore di San Vittore) c’è anche quella contro la realizzazione di un Biodigestore nel territorio anagnino.

Elisa Rossi