Riceviamo e pubblichiamo un nota del consigliere comunale Fabio Di Fabio
L’Amministrazione Cianfrocca si è dimenticata delle “casette dell’acqua” che, invece, per il servizio che offrono, sono sempre state molto apprezzate dalla gente, sin dalla loro prima installazione.
Le casette, che erogano acqua microfiltrata, naturale o gasata a prezzi minimi, sono infatti chiuse da mesi: praticamente da inizio anno 2023, da quando, cioè, è scaduta la precedente concessione.
Solo con sette mesi di ritardo la giunta si è ricordata di avviare una nuova procedura di gara, attraverso un preliminare avviso per la manifestazione di interesse, incurante del servizio negato a tante persone e famiglie della città.
Evidentemente, come sempre più spesso capita ai nostri amministratori, sono rimasti inerti per mesi, quasi irretiti dal dilemma sul “cosa fare”. Un po’ come l’asino di Buridano….
Ed ora sono in forte ritardo, come sempre.
Tanto sono le famiglie della città a pagarne le conseguenze!
Ma non solo! Anche l’ambiente, in parte, ne risente perché le casette dell’acqua chiuse equivalgono a più bottiglie di plastica acquistate.
I dati storici dicono che, grazie all’accesso alle casette, sono annualmente erogati centinaia di migliaia di litri d’acqua per un risparmio di circa 2 tonnellate di plastica.
E se consideriamo che anche il “Mister Pack” è stato chiuso da Cianfrocca (oltre al giudice di pace, alla piscina, ecc.), ecco che vediamo bene quale sia la reale sensibilità ambientale dell’attuale amministrazione comunale, con buona pace della pur volenterosa assessora al ramo.