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Calcio – Frosinone, Di Francesco: “Udinese esperta. Noi dobbiamo essere aggressivi”

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Prima della partenza per Udine, la conferenza stampa di mister Di Francesco.

Mister, contro l’Atalanta è piaciuto il suo piano tattico. L’Udinese che affronteremo sabato ha qualcosa dell’Atalanta a livello di fisicità, dei tre dietro ad esempio. In Friuli riproporrà un Frosinone camaleontico o con l’arrivo di quel ‘Politano’ di cui ha parlato prima del Napoli, potrebbe giocare con il 4-3-3 più puro?

“Tutto si lega anche in base all’avversario e agli uomini che abbiamo a disposizione. Il fatto che stiamo cercando di riempire        questa rosa con più elementi e maggiori soluzioni con caratteristiche differenti l’uno dall’altro, mi permette di cambiare anche l’atteggiamento. L’altro volta parlavo di atteggiamento dinamico e non statico, al di là del discorso dei numeri che lasciano sempre il tempo che trovano. Le due squadre hanno una grande fisicità in comune ma tatticamente lavorano in maniera differente. Loro lavorano con i 3 centrocampisti, di cui 2 molto bravi ad inserirsi come Lovric a Samardzic che sono altrettanto bravi anche al tiro ed hanno due attaccanti che a differenza dell’Atalanta giocano uno dietro all’altro. Per quello che riguarda il mio atteggiamento ci baseremo certamente sulla partita ma non dobbiamo snaturare i nostri principi. E vale a dire aggressività e voglia di fare la partita”.

Troviamo tanto entusiasmo in giro sul Frosinone. Il coefficiente di difficoltà di questa gara con l’Udinese?

“Il coefficiente è sempre alto. Parliamo di una squadra che da tante stagioni consecutive è in serie A, ha grande conoscenza del campionato. Una società ben strutturata, in Italia una delle prime a fare scouting se non la prima in assoluto a livello internazionale. E con una grande struttura alle spalle. Noi siamo in costruzione, questa è la grande differenza. Sarà una gara da prendere con le molle. Contro la Juventus furono penalizzati dal gol iniziale nonostante non abbiano subìto tantissimo. A Salerno contro una avversaria difficile da affrontare, hanno avuto anche diverse possibilità per fare altri gol sull’1-0. Vedo un’Udinese che ha anche delle ottime individualità”.

Domani in porta ha fatto la sua scelta? In relazione agli ultimi acquisti, chi è più è più pronto tra Kajo Jorge, Soulé e Lirola?

“Pol Lirola non c’è tra i convocati, ve li ho fatti arrivare prima per non nascondere nulla. Per quanto riguarda il portiere giocherà Turati, il nostro portiere titolare, nonostante Cerofolini abbia fatto una grande gara. Lirola sta lavorando a parte, non ha ancora il condizionamento ideale per scendere in campo. Soulé rispetto a Kajo Jorge è quello più in condizione ma questo non determina affatto le scelte iniziali che in corsa. Sono giocatori convocati, ognuno dei due può partire dal 1’ o entrare in corsa”.

Ormai si è aperta una linea di credito con i grandi club. E’ una responsabilità anche per lei. E’ una forma di pressione?

“Assolutamente no, è un piacere avere giocatori di talento. Reinier è stato preso, è un giocatore che può ricoprire diversi ruoli in proiezione offensiva ma ha giocato poco dove è andato, al Borussia Dortmund e al Girona. Qui dovrà ritrovare lo spazio attraverso gli allenamenti e dimostrare di essere bravo. Ha del talento, qualità importanti. Avere talenti a disposizione per me è solo un piacere. E’ normale che il tempo di adattamento più essere più o meno veloce e questo sta a me stabilire quando poterli mettere in campo. Il discorso di minutaggio? Ho una grandissima disponibilità di scelta, anche grazie al lavoro di Guido Angelozzi. E non ho nessun obbligo sui minutaggi di questo o quel giocatore. Ho una grande fortuna qui al Frosinone, questa settimana ad esempio ho pensato solo alla partita perché al mercato ha pensato l’Area Tecnica”.

La partita di domani la immaginiamo fortissimo sulle fasce, aggressivo.

“Una bella considerazione più che una domanda. Ricordiamoci che davanti abbiamo un avversario battagliero”.

L’abbraccio con lo staff a fine gara dopo l’Atalanta, cosa significa? E quanto invece bisogna tornare con i piedi per terra?

“Personalmente ho una grande fortuna, non utilizzo i social e non guardo quasi nulla. Per scelta. Sono stato felice per tutti, per lo staff ma anche per essere tornato alla vittoria. In settimana ho visto una squadra che si è allenata con grande attenzione. Con voglia di continuare a fare quello che sta facendo. Noi giocheremo con grande entusiasmo e rispettando un avversario che da tanti anni gioca in questa categoria”.

Poco fa ha parlato di squadra in costruzione, ritiene che la sua squadra con l’arrivo di un altro difensore centrale sia completa sotto il punto di vista numerico?

“In ritiro avevo parlato di coppie nei ruoli. Davanti se dovesse definirsi la cessione di Borrelli al Brescia, avremo quasi doppi ruoli in tutti i reparti. E questo era l’obiettivo sia mio che del Direttore. Al momento abbiamo 3 difensori, abbiamo Lusuardi e Macej che sono giovani interessanti. Ma vorremmo partire con una rosa che abbia una conoscenza del campionato per poterlo affrontare nel migliore dei modi. Le stagioni sono lunghe e i momenti differenti l’uno dall’altro”.

Il gran mercato del Frosinone ha aumentato le aspettative?

“Il nostro unico obiettivo è sempre la salvezza. Abbiamo messo tanti giovani interessanti, sono felice ma bisogna stare attenti alle considerazioni che si fanno. Sono ragazzi di buone prospettive ma non significa avere certezze. Kajo non ha tantissime presenze in A, Reinier non ne ha, Soulé anche lui è un ragazzo che non ha tanta esperienza nella massima serie. Pensare che questa sia una squadra che ha una conoscenza della serie A in maniera definita e netta sarebbe un errore. Abbiamo tanti giovani interessanti ma bisogna stare attenti. Leggiamo che arrivano dalla Juventus e dal Real Madrid, leggo delle considerazioni che fanno volare alto chi le scrive e non io che le dico. L’allenatore è contentissimo Ma l’obiettivo è di restare con i piedi per terra. E la salvezza, come dissi è la nostra Champions League”.

Gelli può giocare anche a sinistra?

“Gelli ha una grande qualità: l’adattamento. Lui ha fatto anche il quinto o l’esterno nel 4-4-2. Lo avevo provato anche da play ma a lui piace aprirsi durante la gara. Io lo ritengo il jolly della squadra, come lo stesso Baez ad esempio che si è adattato a fare il quinto contro l’Atalanta. Ed hanno un’ottima condizione fisica che permettono all’allenatore di fare queste scelte”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio