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Calcio – Frosinone, Harroui e Marchizza si presentano: “Giocheremo un calcio che ci piace”

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E’ il giorno della presentazione del terzino Marchizza e del centrocampista Harroui, altri due tra i neo acquisti del Club giallazzurro nella sessione estiva di mercato.

Harruoi e Marchizza, siete a Frosinone da un circa un mese, avete avuto dei problemi di ambientamento dentro e fuori del campo? Come vi siete trovati con il gruppo?

Harroui: “Per me nessun problema, tutto sta andando bene: ho sentito immediatamente la fiducia da parte di tutti, dall’allenatore, al Direttore fino al gruppo di compagni”.

Marchizza: “Mi sono trovato benissimo, tanti ragazzi li conoscevo già, con qualcuno avevo giocato insieme. Anche io ho sentito immediatamente la fiducia del mister e del Direttore che mi hanno voluto fortemente.”

A dieci giorni dal debutto in campionato, che sensazioni vi suscita l’esordio contro una delle formazioni più forti d’Europa?

Harroui: “Non è importante per noi chi sarà il primo avversario, dobbiamo dare il 100% sempre contro ogni avversario”.

Marchizza: “Forse non ci poteva essere partita più bella, affrontare subito i campioni d’Italia, portarli nel nostro stadio sarà davvero stimolante, bello. E speriamo di disputare una grande partita”.

Marchizza, è il tuo quarto campionato in A. Come sei maturato come uomo e giocatore dall’esperienza di La Spezia passando per Empoli e Sassuolo?

“Più campionati giochi ad alti livelli e più migliori, senza dubbio. Personalmente ho avuto uno stop che mi ha bloccato il percorso, ad Empoli quando mi sono infortunato al ginocchio. Lo scorso anno è stato di ripresa. Ma la serie A è un campionato che ti migliorare tantissimo, un privilegio giocarci”.

Harroui, quali sono le tue condizioni dopo la gara con il Cosenza?

“Ho preso una botta sulla gamba, è un po’ gonfia però non è nulla di grave. Venerdi ci sarò”.

Arriva il Pisa, prima gara ufficiale anche se parliamo di Coppa Italia. Come giudicate il vostro cammino finora, in considerazione del fatto che siamo ancora una sorta di cantiere aperto? E quanto questa partita sarà un banco di prova importante per l’ambiente?

Marchizza: “Venerdi la prima gara ufficiale, anche mentalmente la dovremo preparare bene. Sarà importante fare bene in Coppa Italia, fondamentale come sempre l’approccio. Non è assolutamente da prendere sottogamba questo impegno. Dovremo concentrarci su noi stessi, sappiamo che la squadra è in costruzione ma questo non deve essere una scusante ma uno stimolo a fare bene, a cominciare dal lavoro settimanale”.

Harroui: “Per me non fa differenza l’avversario, si chiami Pisa o Napoli a noi deve interessare l’atteggiamento. Certo, per tutti noi è l’esordio e magari sarebbe anche bello vedere lo stadio pieno”.

Al Sassuolo siete stati abituati a stare dalla parte sinistra della classifica. Nella vostra testa che campionato sarà quello del Frosinone?

Marchizza: “Per me le annate più significative in serie A sono state quelle con lo Spezia, ci davano per spacciati all’inizio e ci siamo salvati. E lo stesso è accaduto ad Empoli, squadra neopromossa e ci salvammo con largo anticipo. Noi non faremo barricate. In A anche quelle che lottano per la salvezza debbono proporre e fare gioco, avere coraggio di proporre in campo le idee che sviluppano durante la settimana. Solo così avranno la possibilità di fare bene. Questo sarà il Frosinone”.

Harroui: “Sono d’accordo su tutto con lui”.

Marchizza, ti senti una pedina importante per questa squadra, anche un leader viste anche le esperienze passate con Roma, Spezia, Sassuolo ed Empoli?

“E’ chiaro che passando gli anni quando entri nello spogliatoio ti senti importante perché gli anni passano, sei più grande d’età e inevitabilmente da esempio per quelli più giovani. Ma stando un mese qui ho capito che i leader siamo tutti, giovani e meno giovani. Questo spogliatoio ha una grande forza, ognuno di noi lascia sempre qualcosa di importante nel gruppo. Speriamo di continuare su questo solco anche con chi arriverà”.

Harroui, ci sono similitudini a livello tattico tra il calcio di Dionisi e Di Francesco?

“A Sassuolo ad esempio palleggiavamo tanto in mezzo al campo, palla veloce. Il primo giorno qui con Di Francesco è stata una bella sorpresa, è un po’ lo stesso concetto tattico che abbiamo sviluppato a Sassuolo”.

Che tipo di hobbies avete al di fuori del calcio? E qual è il vostro giocatore di riferimento ideale?

Harroui: “Io dopo l’allenamento non faccio quasi nulla. Vado a casa e mi riposo, a volte viene a trovarmi la mia famiglia. O ci vediamo con i compagni a pranzo o a cena. Il giocatore che più mi piace? Zidane! Il centrocampista più forte, dal quale ho cercato di carpire i segreti andando a vedere video e partite”.

Marchizza: “Nel tempo libero faccio il papà e il marito, abbiamo due bambini. Sono qui con la mia famiglia. Per quanto riguarda il mio idolo è stato Kolarov, un giocatore forte nel suo ruolo che poi è lo stesso mio. Mi è piaciuto tanto come lo ha interpretato nella sua grandissima carriera”.

Cosa vi ha spinto ad accettare la destinazione del Frosinone?

Marchizza: “Avevo accettato il Frosinone già quando il direttore Angelozzi mi aveva chiamato ai primi di giugno. Con lui siamo stati insieme negli anni, abbiamo vinto insieme. E quando telefona lui, ha sicuramente un peso diverso. Poi il Direttore ha scelto il mister Di Francesco ed anche lui ha avuto un peso specifico nella mia decisione. Io e il mister abbiamo tante cose in comune, uno spirito di rivalsa, una voglia di riscatto. Per questo ho deciso di venire al Frosinone”.

Harroui: “Ho sentito subito la fiducia dell’allenatore e del Direttore. E poi ho parlato a lungo con il mister, mi ha spiegato come vuole giocare e mi è piaciuto subito”.

Quanto sta lavorando mister Di Francesco sul gruppo che ha a disposizione, sull’aspetto mentale e motivazionale?

Marchizza: “Sotto l’aspetto fisico e tecnico stiamo lavorando tantissimo ma aggiungo che lo spirito che ho trovato qui in questo mese è davvero raro. Ho trovato un gruppo di ragazzi che lavora col sorriso. Come ci chiede il mister dal primo giorno. Dovremo essere bravi a trascinare su questo percorso anche chi arriverà qui nei prossimi giorni”.

Harroui: “Secondo me abbiamo sviluppato bene il lavoro in questo mese. Nessuno molla in questa squadra. Se andiamo avanti così, faremo molto bene”.

Si parla di squadra in costruzione ma oggi non riguarda solo il Frosinone. Cosa vi sentite di dire all’ambiente, ai tifosi?

“Io chiedo loro di starci sempre vicini. Di sostenerci, darci una mano soprattutto nelle gare casalinghe in uno stadio bellissimo. Questa combinazione dovrà fare la differenza. Le partite interne, davanti al nostro pubblico saranno la base per provare a fare un campionato di livello”.

Harroui: “Ho visto lo scorso anno il Frosinone diverse volte, i tifosi sono stati l’uomo in più. Dovranno esserlo anche nella stagione che sta per iniziare”.

Harroui, il Frosinone ti dà una grande occasione anche per cercare stabilmente un posto con la nazionale del Marocco. La vetrina della serie A sarà fondamentale. Piace lo spirito che metti sempre in campo. Questo tipo di gioco pensi che ai selezionatori del Marocco potrà interessare?

“Io sono stato convocato già quando ero al Sassuolo. Se farò bene qui ci sarà l’opportunità di tornare in Nazionale, ogni calciatore aspira a vestire la maglia della propria Nazionale”.

Marchizza, questa squadra ha già una sua identità?

“E’ quello che vogliamo raggiungere per andare in ogni stadio per cercare di imporre il nostro gioco, compatibilmente con gli avversari che ci troveremo di fronte. Con Salernitana e Cosenza abbiamo provato a mettere sul campo quello che facciamo durante la settimana e ci siamo riuscuti anche se con qualche errore. Ma è normale, siamo in fase di costruzione. Ma quello che avete visto lo proviamo durante la settimana”.

Ufficio Stampa Frosinone Calcio