Dal 21 al 23 Luglio, nel borgo di Falvaterra, in provincia di Frosinone, torna il FALVATERRA FILM FESTIVAL (FFF), concorso internazionale per cortometraggi, con una terza edizione all’insegna del cinema impegnato che affronta tematiche sociali importanti
FALVATERRA FILM FESTIVAL nasce dal desiderio del Sindaco Francesco Piccirilli e della direttrice artistica del Festival, Flavia Coffari, dell’Associazione Women Art Future, di diffondere l’arte e la cultura cinematografica dando visibilità alle opere di nuovi autori ed autrici, per promuovere un cinema di qualità, con idee originali, per scoprire dei talenti in attrici e attori, non conosciuti al grande pubblico.
Per il terzo anno consecutivo il Falvaterra Film Festival animerà la piazza principale del suggestivo borgo, facendo affluire turisti da tutto il Lazio, con un indotto economico per la zona. Durante le tre serate della manifestazione verranno proiettati i corti in concorso, quelli fuori concorso e della categoria ‘Made in Ciociaria”.
“Qualcuno disse che ricorderemo il mondo attraverso il cinema. Allora questo festival è stato e continuerà ad essere veicolo di ricordi e di sogni. Falvaterra, un piccolo borgo di 500 anime, vuole essere la cornice ideale e
orgogliosamente formiamo il nostro appoggio”, dichiara Adriano Piccirilli, presidente dell’Associazione Culturale Fabrateria. “Riteniamo che questo evento, con i suoi tanti ospiti, costituisce una vera fucina di cultura e di conoscenza, considerando il cinema oltre che intrattenimento anche un grande mezzo di riflessione, di condivisione e di partecipazione delle tante tematiche sociali”, valuta Piccirilli.
Degli 80 cortometraggi giunti dall’Italia e dall’estero, la giuria ha operato una difficile selezione di 28 filmati finalisti, in lizza ai premi delle varie categorie, che in parte saranno proiettati. Il premio per il miglior film consiste in 300 euro, mentre quelli per il migliore attore e la migliore attrice riceveranno una targa. Le altre categorie sono: miglior corto internazionale, miglior regista uomo, miglior regista donna, miglior regista esordiente, miglior corto documentario, miglior corto d’animazione, miglior corto di genere drammatico/commedia ecc., miglior fotografia, miglior montaggio, migliore sceneggiatura, migliore scenografia, miglior colonna sonora originale e miglior produttore.
Al FFF23 la giuria è composta dal presidente Franco Eco e dai giurati Nino Celeste, Miriam Previati, Pierre Bresolin, Alessandro Ciotoli, Simone Ciancotti Petrucci, Roberto Lopez, Emilia Marra.
Inoltre, in questa edizione 2023, sarà centrale il posto della cinematografia ‘Made in Ciociaria’, con un’apposita categoria di corti girati da registi ciociari, o con membri dei cast ciociari, oppure ambientati nella regione. In programma, fuori concorso, anche la proiezione de La Grotta Magica (2023), quasi interamente girato a Falvaterra, per la regia di Flavia Coffari. “Anche quest’anno ci sono state tantissime candidature e abbiamo davvero faticato a scegliere quali selezionare. Ci rallegriamo per questa forte partecipazione, emblematica della forza creativa di questo territorio nel mondo del cinema, per le sue competenze professionali e per le sue bellezze che ne fanno un perfetto set”, riferisce Coffari, direttrice artistica del Festival.
“Tra le novità di questa terza edizione del FFF ci sarà il premio menzione speciale offerto dal nostro sponsor Tersite Film che consiste nel servizio di distribuzione gratuita del cortometraggio per un anno”, annuncia con gratitudine. Un premio dal valore di mille euro quello assegnato dalla Tersite Film (www.tersitefilm.it). “Un’altra novità sarà l’attenzione particolare rivolta ai piccoli spettatori con la proiezione del cartone animato della Disney, Inside
Out (2015) dei registi Pete Docter e Ronnie del Carmen”, anticipa la direttrice artistica.
“In questa terza edizione del FFF mi aspetto una grande conferma del festival e una partecipazione importante dei comuni limitrofi a questa iniziativa culturale che ormai ha preso un posto di rilievo nel panorama ciociaro e di cui sono estremamente orgogliosa”, sottolinea Elisa Ceccarelli, assessore alla Cultura di Falvaterra. Da tre anni il Comune ha allacciato una collaborazione proficua con Women Art Future “per valorizzare i corti e i messaggi che veicolano, con l’obiettivo di portare avanti un percorso culturale condiviso che promuova anche arte e turismo a 360 gradi”, si complimenta Ceccarelli. In effetti il festival del cinema di Falvaterra rappresenta un’occasione di scoperta delle terre ciociare, in particolare delle rinomate Grotte locali, unendo così cultura, turismo e natura.
“E’ stato sviluppato un protocollo d’intesa con Bike Square Ciociaria che metterà a disposizione degli ospiti un percorso con e-bike alla scoperta delle terre ciociare”, dice Serena Perla, presidente dell’Associazione Women Art Future. “Purtroppo i contributi sono davvero limitati e non abbiamo ancora raggiunto la sostenibilità economica della manifestazione. La nostra associazione rinnova il suo appello a fare rete tra le varie realtà del territorio se vogliamo davvero fare il salto di qualità, insieme”, auspica la responsabile.
I film dall’Italia in concorso selezionati dalla giuria sono: Reginetta di Federico Russotto, Rendiamo grazie a Dio di Carlo Quinto, Il giardino dei sogni perduti di Sacha Alessandra Carlesi, The last party di Matteo Damiani, Il piccolo Golem di Federica Quaini, Il richiamo del vuoto di Nora Trebastoni, L’allaccio di Daniele Morelli, Sensei ni rei di Joshua Iannello, Anche il riccio respira di Domenico Pietropaolo, Giorno Zero di Daniele Catini, La notte più lunga di Letizia Giorgio e Francesco Stampati, Miraggio di Marianna Adamo, Sweet Home di Lorenzo Sisti, Manco morto di Emma Cecala, Come vetro di Andrea Calandriello e Jacopo Casalino, Sir di Maurizio Ravallese, Mariposa di Maurizio Forcellesi, A cena con Delivery di Daniele Catini. I corti internazionali sono: Six feet under di Mattieu Haag (Francia), dall’Iran Sphinx di Hamid Yousefi, Disgrace di Ali Riahee, Witness di Aida Tebianian, Dot di Mohammad Zare, The sprayer di Farnoosh Abedi, White Roses (Malta) di Simone Ellul, Fatih the Conqueror di Onur Yagiz (Turchia) e Street photographer di Zoum Dominguez (Venuezuela).
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