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ALATRI BLINDATA E NON È UN FILM

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Alatri blindata. Come quelle metropoli raccontate nei servizi televisivi in cui sembra ci siano più forze dell’ordine che semplici cittadini nelle strade, nelle piazze.

Questo, e ci mancherebbe, non vuol essere il giudizio verso chi compie in maniera seria il proprio dovere. E lo fa con dovizia e con meno personale di quanto realmente ne servirebbe. Ma una rappresentazione plastica della realtà: ieri il centro storico è stato letteralmente invaso da rappresentanti delle Forze dell’ordine. C’erano giovani e meno giovani, famiglie, anziani, bambini. E tanti uomini in divisa.

Una volta Alatri faceva notizia per essere il salotto culturale della Ciociaria. Oggi, purtroppo, per cause meno felici. Anche e soprattutto a causa dell’assurdo e recente omicidio del nostro giovane Thomas. La giustizia, con i suoi tempi, sta facendo il suo corso e tutti auspichiamo una soluzione rapida che possa rappresentare un minimo di conforto per mamma Federica, il papà, e per tutti quelli che hanno voluto bene al povero ragazzo. Una città intera, dunque. Ma come non citare, per non correre troppo dietro nel tempo, Emanuele Morganti? Un altro delitto assurdo, ingiusto, riprovevole e più volte raccontato da questo mezzo di informazione. 

Tutti vorremmo l’Alatri di una volta e forse non sarà mai più così. Ma bisogna sperare e lavorare affinché si possa risalire la china. La cosa certa è che in qualche modo si dovrà ripartire, perché questa città ha tanto di bello da raccontare e far vedere. Soprattutto all’esterno. Lo si deve a Thomas, ad Emanuele, ai nostri giovani e a chi immagina un futuro migliore. 

Ad maiora.