HOMEPAGE CRONACA Alatri, le promesse mancate sul campetto del Girone

Alatri, le promesse mancate sul campetto del Girone

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È passato già un anno. Non è cambiato niente se non addirittura peggiorato. Sì, perché nemmeno i fatti di cronaca sono riusciti ad accelerare il cambiamento. E’ di nuovo estate e la voglia dei ragazzi di rincontrarsi all’aperto è tornata più che mai.

Le scuole sono chiuse, le attività sportive sono in standby fino al prossimo settembre e allora che si fa? I più piccoli possono essere “parcheggiati” in uno dei numerosissimi campi estivi che li allietano sotto il solleone ( a proposito quest’anno mancherà la piscina! Ma questo è un altro tema…) a pagamento. E gli adolescenti? Sì, proprio gli adolescenti! Quelli che sono troppo grandi per i campi estivi ma non abbastanza maturi per fare da soli. Cosa si offre loro? A Milano, dove ho vissuto senza rendermi quasi conto dell’attenzione che viene data alla persona, ogni quartiere, anche il più sfortunato, ha uno spazio polifunzionale dove i ragazzi possono fare sport e passare il proprio tempo insieme in maniera sana senza dover pagare. È possibile che in tutta la città non ci sia uno spazio per loro? Una porta di calcio? Un canestro? Non c’è solo il “campetto del Girone” ma anche la Pista di Atletica che, adeguatamente attrezzata, potrebbe offrire tante occasioni sportive più o meno organizzate, diventando un polo sportivo pubblico per tutti: basterebbe un canestro e un playground solo disegnato, due panchine, una fontanella per cominciare. Ma è chiedere troppo a questa amministrazione che si vanta dell’attenzione verso lo sport (che non è solo vetrina per le associazioni, le palestre, i club privati) ma che ormai ha tanto altro a cui pensare.

Eleonora Minnucci