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Cassino, l’orto sociale nelle case famiglia ‘I Naviganti’

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Il progetto dell’orto sociale che sta prendendo piede nelle case famiglia di Cassino gestite dalla cooperativa ‘I Naviganti’ è reso possibile dal contributo della Chiesa Universale Valdese. Sono proprio i minori ospitati che stanno provvedendo alla realizzazione dello spazio destinato all’agricoltura e al rispetto dell’ambiente.

A riportare la notizia è Ciociaria oggi, dove si legge: “l’orto sociale ha come fine ultimo proprio l’educazione verso un giusto e sano utilizzo della natura (…). Il progetto, come spiegato dalla cooperativa, prevede il coinvolgimento di persone anziane che vivono nel circondario e che potranno fornire importanti consigli ai bambini”.

Non molto tempo fa, poi, la testata Leggo Cassino aveva intercettato la presidente della cooperativa ‘I Naviganti’ Simona Di Mambro che aveva spiegato come: “l’orto sociale in casa famiglia rappresenta uno strumento di educazione ecologica in grado di riconnettere i bambini con le radici del cibo e della vita, imparando a zappare, seminare, curare e raccogliere. Il fine ultimo di una simile iniziativa è quello di avvicinare i bambini alla natura, ai suoi ritmi, ai suoi tempi, alle sue manifestazioni e consegnare loro un ambiente tutto da scoprire, esplorare, amare e rispettare; promuovere tutte quelle esperienze che ai bambini di acquisire una serie di competenze, tra le quali osservare, manipolare, cogliere somiglianze e differenze, formulare ipotesi da verificare, confrontare opinioni, rilevare un problema e cercarne la soluzione; portare a maturazione nei bambini le tecniche di osservazione, di sperimentazione della realtà che li circonda fino alla graduale costruzione di pensieri scientifici e di atteggiamenti di cura utili alla realizzazione di un obiettivo finale (semina, piccole coltivazioni, cura dell’orto e delle sue piccole piante)”.

“Il tutto avverrà nel loro ambiente ‘casalingo’ dove hanno a disposizione uno spazio dove svolgere queste attività e dove potranno invitare compagni di scuola o amici per condividere il lavoro insieme e aprire la casa famiglia alla comunità circostante comprese le persone anziane che fungeranno da insegnanti”, aveva concluso Simona di Mambro su Leggo Cassino.

Elisa Rossi