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Consorzio Grotte di Pastena e Collepardo, interviene il Commissario Bruno Marucci: “Ereditata situazione difficile, in settimana sarà pagata altra mensilità ai lavoratori”

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“Il Consorzio delle Grotte di Pastena e Collepardo, i cui soci sono i due comuni oltre che l’Ente Provincia di Frosinone, è in fase di liquidazione dal 1° gennaio 2015. Sono note a tutti, nei metodi e nelle capacità, quelle che sono state le diverse gestioni che si sono susseguite nel Consorzio: la situazione da me accertata, al 31 dicembre 2014 e cioè dal mio insediamento come commissario, ha evidenziato un disavanzo di gestione di oltre un milione di euro. La Regione Lazio, seppur non tenuta in alcun modo ad intervenire, ha proceduto grazie alla sensibilità del consigliere Mauro Buschini all’apertura della fase liquidatoria: da allora, sono stati corrisposti, dopo mesi, quattro stipendi derivanti esclusivamente dagli incassi delle grotte e una mensilità, inoltre, sarà versata ai lavoratori entro questa settimana”.

Lo dichiara in una nota il Commissario del Consorzio Bruno Marucci che intende fare chiarezza in merito alle ipotesi di sciopero di alcuni dei dipendenti del Consorzio.

“E’ doveroso anche evidenziare che, al fine di ridurre i costi di gestione sempre per salvaguardare i lavoratori, sono state risolte le 3 convenzioni con personale esterno e che le venti mensilità mancanti – ha proseguito l’avvocato Marucci – sono riferite al periodo che ha preceduto la mia nomina. In questi mesi, inoltre, si sono svolti numerosi incontri in Regione e con i sindacati per la risoluzione della problematica molto complessa riguardante i rapporti di lavoro del personale: con gli assessorati competenti e le parti sindacali, si sta ragionando su come tutelare nelle forme più opportune le retribuzioni e il sacrosanto diritto al lavoro dei suddetti dipendenti.

Pur comprendendo la precaria situazione dei lavoratori e delle rispettive famiglie causata dall’incertezza sul futuro e dalla mancanza delle precedenti retribuzioni, auspico un’immediata ripresa dell’attività lavorativa a tutela del sito e del territorio interessato, anche in considerazione che i mancati incassi delle grotte incideranno sui pagamenti delle ulteriori mensilità. Nel contempo, non posso far altro che sottolineare positivamente il comportamento dei dipendenti delle Grotte di Collepardo che, consapevoli della delicata situazione e del nostro lavoro incentrato sulla tutela dei loro diritti, hanno ritenuto di non aderire all’astensione garantendo l’apertura del sito molto visitato visto il periodo estivo”.