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A Fiuggi il raduno dell’Italrugby

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Da domenica scorsa a Fiuggi è arrivata la nazionale di rugby per la terza fase del raduno di preparazione ai Mondiali di settembre. Ieri il programma prevedeva l’allenamento a porte aperte e una sgambata contro il team di Cassino. Nemmeno il sole cocente è riuscito a tenere lontano gli appassionati della palla ovale, accorsi in massa per vedere da vicino i propri idoli magari anche per trarre auspici sull’esito dei prossimi Mondiali.  I piccoli e grandi tifosi dagli spalti affollati hanno visto prima il lavoro fisico e poi quello tecnico ottimizzato anche dalla realizzazione di una meta, grazie ad un bell’inserimento veloce che ha tagliato la difesa avversaria.

A parte questo gli occhi esperti hanno potuto notare un buon livello di preparazione fisica. Ora ci si potrà dedicare con più costanza all’aspetto tecnico dalle situazioni da fermo, come le touche e le mischie organizzate, a quelle dinamiche di gioco delle maul e delle ruck (le mischie di gioco). Questi raduni di preparazione offrono l’occasione a molti giovani di cominciare a respirare l’aria della Nazionale, riportando poi nelle proprie squadre, le esperienze vissute prima di tutto sotto l’aspetto umano e poi sotto quello tecnico. Questa valutazione è stata riferita da tutti i partecipanti all’incontro stampa del pomeriggio sia tecnici che atleti.

Anzi qualcuno ha sottolineato come, per quanto riguarda la preparazione fisica, spesso vengono dall’estero per apprendere le nostre metodologie. Abbiamo poi avuto loccasione per scambiare qualche battuta con un giovane, promessa mantenuta del nostro rugby, Joshua Furno. Nato a Melbourne nel 1989, 2 metri di altezza, flanker ha esordito nell’edizione 2012 del Torneo 6 Nazioni, meritandosi il titolo di Man of the Match nella partita contro la Scozia, quando segnò anche una meta. Ha totalizzato finora 28 caps, nel rugby vengono così definite le presenze in Nazionale.

Joshua non nasconde che sarà dura nel prossimo Mondiale, per ora si sono concentrati molto sul fisico, per la preparazione tecnica, Brunel, l’allenatore azzurro, punterà ad affinare alcune fasi di gioco con lo scopo di rendere le azioni il più fluide possibile e migliorando, quindi, la dinamicità del gioco. Superate le polemiche che poco avevano della tradizione rugby, ma he comunque sono servite a chiarire diritti e doveri delle varie componenti della Nazionale, la testa della squadra è tutta tesa alla Coppa del Mondo, che ci vedrà esordire contro i cugini Francesi il 19 settembre nello Stadio di Twickenham, tempio della palla ovale. E per rafforzare il concetto della concentrazione Furno specifica che nel rugby non ci sono amichevoli e quindi già a Torino contro la Scozia, il 22 agosto prossimo, sarà partita vera. Ed allora Forza Azzurri.

Alfredo Salomone