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ALATRI, LE OPPOSIZIONI AL SINDACO: “O È IN MALAFEDE O FINGE DI NON CAPIRE”

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Dopo il duro attacco del sindaco di Alatri, Maurizio Cianfrocca, alle opposizioni sulla convocazione del consiglio comunale, ecco la replica delle stesse al primo cittadino.

“La città è ancora scossa dai fatti tragici delle ultime settimane e il sindaco Cianfrocca che fa ? Pensa bene di attaccare le forze di minoranza che, invece, nella vicenda hanno mantenuto un profilo basso e di collaborazione istituzionale, senza alcuna polemica strumentalizzatrice.

Stentiamo a crederlo. Certamente non fa onore al Sindaco questo suo atteggiamento incomprensibile ed arrogante.

Quanto alle accuse pretestuose:

da quando i punti richiesti per il consiglio comunale debbono essere discussi nella Conferenza dei capigruppo e non nelle specifiche commissioni consiliari che devono dare un parere obbligatorio?

E quando questa maggioranza ha portato i documenti e le proposte di delibera, sui punti da essa richiesti, in Conferenza dei capigruppo, per discuterne con la minoranza?

O il Sindaco è ignorante, nel senso che ignora tutto questo, oppure è in malafede ed intende avvelenare il clima politico anche se proprio in questi giorni la città non ne avrebbe il minimo bisogno.

Quanto alla richiesta di consiglio, l’abbiamo avanzata nella stessa modalità delle precedenti (per pec) ed il presidente del consiglio comunale ci ha ricordato che erano mutate le regole solo a ridosso della scadenza per la convocazione : malignamente, per allungare i tempi. Ricordiamo che quella del presidente del consiglio dovrebbe essere una figura al di sopra delle parti e, superare i 10 giorni (abbiamo scorporato anche il sabato e la domenica) per rispondere a 6 consiglieri di minoranza da parte di chi è anche stipendiato per farlo, non ci sembra un comportamento a garanzia del consiglio comunale.

La scelta di posticipare il consiglio comunale al 23 è scaturita per la sovrapposizione con la scadenza
elettorale ed i conseguenti impegni di tutte le forze politiche ma anche per l’attenzione data da tutti, nelle ultime settimane, ai tragici fatti che hanno interessato la città.

Pertanto, il sindaco può evitare di avere tali brutte cadute di stile, non è il caso.
O, forse, dovrebbe consigliare al suo consigliere (che gli prepara tali dichiarazioni scomposte) di darsi una calmata e di liberarsi dai fumi dell’ebbrezza mediatica”.

I consiglieri di minoranza