Il portiere alatrense Antony Iannarilli nella prossima stagione difenderà i pali di una gloriosa squadra del panorama calcistico italiano: la Pistoiese. Venticinque anni, con alle spalle un importante bagaglio di esperienza, avendo già collezionato quasi 100 presenze nei professionisti, con le maglie di Gubbio, Salernitana (dove giocando 26 gare da titolare ha vinto il campionato di Lega Pro Seconda Divisione) e Isola Liri. Ha sottoscritto un accordo che lo lega alla società di via dello Stadio, fino al 30 Giugno 2016. Nella scorsa stagione giocando nel Gubbio (37 presenze e un gol) nonostante la retrocessione del club umbro, si è segnato tra gli elementi più positivi. Nella partita Grosseto – Gubbio (1-1) ha segnato di testa il goal del pari sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Noi di Gente Comune lo abbiamo intercettato per farci raccontare le sue prime sensazioni.
Antony ciao, prime impressioni? Sei felice?
Si assolutamente. Troverò sicuramente un ambiente sano con un tifo importante quindi ho tante belle sensazioni e buone impressioni. Io personalmente sono felice perché avrò la possibilità di continuare a crescere e giocare. Sarei potuto andare anche in B, ma c’era il pericolo di giocare poco quindi per quest’anno meglio continuare a giocare in Lega Pro e crescere a livello calcistico.
Ti aspetti di essere subito titolare? La Pistoiese ha preso anche Marchegiani, giovane portiere della Roma… temi la concorrenza?
Si, già sapevo che avrebbero preso un giovane, ma non temo la concorrenza perché so quello che posso dare. La concorrenza stimola ancora di più a far bene e ti da la possibilità di non rilassarti mai.
Hai saputo i programmi tecnici della tua nuova squadra? I loro obiettivi quali sono?
Diciamo la loro intenzione è quella di fare una squadra di medio alto livello e di salvarsi il prima possibile. Poi tutto quello che verrà sarà ben accetto.
La popolarita’ per il gol contro il Grosseto e’ ancora viva? I tifosi ti fermano ancora per strada per ricordartelo?
Sicuramente si. Il gol per un portiere è una cosa molto rara e quindi qualche volta viene ancora tirato in ballo. In molti magari associano il mio nome a quel famoso gol e per me è un piacere perché è stata una cosa bella, emozionante e che porterò per sempre dentro di me.
Massimo Papitto
