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Teatro Comunale di Veroli, con il celebre Cyrano de Bergerac al via la stagione teatrale 2022/2023

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Ogni stagione che si apre è sempre un’emozione. Ogni luogo che aspetta di essere ancora vissuto racconta storie di anime e di tempo. Quella del Teatro Comunale di Veroli, pronto per la nuova stagione 2022/2023 inizia così: “Rossana, addio, la morte è imminente, sarà credo per questa sera, o mio ben prediletto! Greve ho l’anima ancora di un amor non mai detto, e muoio! E mai più queste pupille inebriate, queste pupille che maggior piacer non sanno i vostri gesti a volo mai più non baceranno, or io rivedo il piccolo gesto familiare della man sulla fronte e vi vorrei gridare…e vi grido addio!”.

Con questa ‘morte’, di colui che “in vita sua fu tutto e non fu niente”, prende vita la stagione teatrale 2022/2023 del Teatro Comunale di Veroli. Con un inno all’amore vero, appassionato, silente e disinteressato: il Cyrano de Bergerac, magistralmente interpretato dalla DarkSide Lab Theatre Company. Lo spirito di Rostand ritornerà a vivere nel suo capolavoro grazie alla regia di Matteo Fasanella.

La data è fissata per il 6 novembre. Una stagione più ricca che mai. Perché non segna una ripartenza, ma la riconquista di uno spazio vitale per la comunità: quello del teatro. Sarà un sublimarsi di emozioni, ventidue spettacoli che sfrutteranno ciò di cui le opere hanno realmente bisogno: non parliamo solo di rievocazioni imponenti, scenografie superbe o spazi sterminati, ma della parola. La parola essenziale, incantevole, controversa. La parola capace di inebriare e commuovere, allontanare e disperdersi. Toccare e fuggire via.

La stagione si preannuncia trascinante, intima, familiare e allo stesso tempo altisonante e di ‘nicchia’. Basta dare uno sguardo al cartellone e subito salta all’occhio il lavoro intelligente dell’Associazione Duecento22 – Arti e Spettacolo che ha via via letteralmente trasformato il Teatro di Veroli, non solo esteticamente, ma nel suo più intenso significato. Una stagione che osa, forse più del solito con i suoi ventidue titoli degli spettacoli in programma oltre a spettacoli ospiti, tra i quali le performance musicali delle giovani band locali, per oltre trenta alzate di sipario.

Un grande sforzo frutto di una nuova tessitura tra partner e modalità diversi anche per andare verso la comunità che vive fuori dagli spazi del teatro e creare così occasioni di incontro per sviluppare idee di rigenerazione umana, basata su bellezza, cultura, poliedricità ed emozioni.

Riconfermata per il terzo anno la collaborazione con il Teatro di Tor Bella Monaca ed ancora una nuova ‘investitura’ con il Teatro Bertolt Brecht di Formia. Collaborazioni importanti che nulla tolgono alla mission principale dell’Associazione Duecento22 – Arti e Spettacolo di dare largo spazio alle compagnie teatrali locali. Gli spettacoli pur presentando linguaggi, temi, contenuti, esperienze differenti, convergono tuttavia nel voler leggere il presente, decifrarlo. Senza dimenticare però il passato e la tensione verso il futuro.

Non mancheranno i grandi classici, gli spettacoli in vernacolo, commedie e messe in scena a ricordare anche la grande bellezza del ‘bel Paese là dove il sì suona’. Storia e storie che insieme compongono la straordinarietà del gioiello ernico, corteggiatissimo da diverse compagnie capitoline e non solo. Un passaparola forse, la bellezza della semplicità, la sua posizione in quel di Veroli, lo spazio contenuto che dà forza alla messa in scena. Una di queste cose forse; di sicuro la passione e l’audacia di Enrico Quadrozzi e Fabrizio Bellacosa, sostenuti in ogni iniziativa dall’Amministrazione comunale.

Restano loro il fulcro della scena, il gioco di luce e ombra, il luogo impalpabile dove le cose accadono senza pesare. Ed è grazie a loro che il teatro verolano sorprenderà con la sua nuova veste, piccoli, eleganti e necessari ‘ritocchi’ che per ora non sveliamo ma che sapranno dare un aspetto più ‘nobile’ alla già nota nobiltà del teatro stesso.

La grande apertura, il 6 novembre, confermerà l’alto spessore della stagione. In quel rifugio che ormai per il suo pubblico è quasi una casa. Dove si può vivere senza sentirsi trascinati dalla corrente. Dove la vita scorre anche senza doversi arruolare dalla parte ‘giusta’ del mondo. Ma ora…ora ”che squillino le trombe signori spettatori, inizia la commedia che parlino gli attori!”

Monia Lauroni

 

Teatro Comunale Veroli – Via Lucio Alfio, 5

𝐒𝐓𝐀𝐆𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐓𝐄𝐀𝐓𝐑𝐀𝐋𝐄 𝟐𝟎𝟐𝟐/𝟐𝟑
Direzione Artistica Duecento22 – Arti e spettacolo
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