Ad oggi in tutta Italia ne sono state costruite 212, ma quella che si trova a Piglio (FR) è l’unica presente nella Regione Lazio. È il numero 154 ed è stata inaugurata il 10 luglio del 2021 davanti ad uno dei paesaggi più belli dell’Alta Ciociaria.
La storia delle Big Bench inizia nel 2010, quando il designer statunitense Chris Bangle decide di costruirne una a Clavesana, nell’Alta Langa Piemontese. La grandezza fisica di queste panchine non è stata una scelta casuale, infatti, l’iniziativa del designer Chris Bangle è nata per sensibilizzare gli adulti a guardare e riscoprire il territorio attraverso le sue ricchezze paesaggistiche.
Attualmente, il progetto viene gestito dall’associazione “The Big Bench community Project” con l’obiettivo di promuovere un turismo sostenibile e che abbia a cuore il sostegno delle comunità locali e delle tradizioni artigianali proprie di ogni territorio.
Il Piemonte – dove è nato il progetto – è la Regione dove è possibile trovare più panchine giganti. Ma se ne trovano anche in Emilia Romagna, Liguria, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Puglia, Campania e Lazio. Qui, appunto, l’unica presente è quella realizzata grazie ad un’iniziativa dell’Associazione Look Up e visitabile nel Comune di Piglio.
Visitare l’Italia alla ricerca delle Big Bench disseminate nel territorio è, poi, ancor più divertente grazie ad un’altra stimolante iniziativa promossa dalla “Big Bench Community Project”: il passaporto BBCP. Per ogni panchina visitata verrà timbrato il proprio passaporto con un logo unico per ogni installazione!
Per scoprire dove trovare tutte le Big Bench lungo il Bel Paese è possibile consultare la mappa realizzata sul sito ufficiale dell’Associazione promotrice: bigbenchcommunityproject.org. Qui, poi, ci sono tutte le istruzioni per costruire una nuova panchina. Sveliamo subito che per poter realizzarne una occorre compilare il form sul sito, avere un bellissimo panorama da poter ammirare, non devono essere utilizzati fondi pubblici, vanno scelti dei specifici colori, vanno realizzate delle belle foto e occorre aderire al progetto passaporto.
Elisa Rossi
