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Il Mite fra mito e mitezza e la Veroli che li contiene tutti

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Un contesto mite per far diventare la mitezza viatico di bellezza, road map di quella lenta degustazione etica ed estetica che richiedono le terre e le popolazioni di eccezionale valore come le Terre Erniche. Terre che sono belle e magiche come le favole e, per un meraviglioso endorsement arcadico, scrigno di quei “mytoi”, di quei miti ammantati di mitezza in cui la favola si fa pietra, sospiro, tragitto e voglia di restare.

Restare o tornarci, nella Veroli già bella che l’associazione Culturale Disegni Dispari farà diventare bellissima, facendo ritornare quelle due sillabe di quiete con il Mite, il Museo intra terre erniche, un posto che non è un posto, ma un modo simboleggiato dal gioco delle diverse declinazioni di quella parola così soave e forte al contempo.

Sei itinerari che itinerari non sono. Sei tappe, sei ‘incontri’, sei racconti, sei modi diversi di vivere Veroli come sei sono le lettere che compongono il nome della cittadina ernica. Un luogo per volta, un personaggio per volta, una tradizione per volta, un profumo per volta, nulla sarà mai uguale e ogni volta sarà la prima volta. Con la lentezza del viaggiatore non del turista. Quella lentezza che nel Mite diventa un lusso, una sorpresa, una scoperta. Entrare lentamente nella storia, una storia che interseca da Veroli la Grande Storia, nell’arte, nell’architettura fiorente, nelle tradizioni delle sue genti, nei suoi profumi e sapori.

E poi nei gesti ‘tessuti’ come atto di preghiera. Il ‘capitare’ di gesti non è cosa da poco, accade poi che diventi il tuo gesto, diventi la traccia che non conosci,  il passo che non vedi. Quando la parola ‘turismo’ assume un significato diverso e si fa terra tra le mani, pietra che racconta, pane e vino che saziano l’anima. Un luogo non è solo strade, piazze, case, è soprattutto la vita e le emozioni vissute al suo interno. Ci torni per questo, resti per lo stesso motivo.

Dentro e fuori le mura, un passo per volta. Dentro e fuori il tempo, un secolo per volta, un minuto per volta. Dentro e fuori quei gesti che hanno reso Veroli centro e periferia, universo e granello di terra tra le mani. Mite non è un progetto turistico qualunque, Mite è vita vissuta, il segno che lasciano i venti nel tempo. E’ storia, di donne, uomini, Re, Papi  e comparse, di gloria e fine di tutto. La Veroli mite e battagliera che da millenni respira  sotto quel blu cobalto delle sere d’estate che non hanno nulla di umano.

Veroli punteggiata da campanili, al tempo stesso dentro e fuori gli eventi, sempre in preda a furori e amori infiniti, inquilina della Storia, protagonista di se stessa. E’ questa la Veroli che il Mite vuole promuovere e raccontare. Quell’aria che muta ogni giorno da secoli e secoli. Lenta, odorosa di erba, rosari, armamenti e legna. Una lente biconvessa che assomma in sé tutte le energie, il sole e le ombre di tutte le terre ciociare, perfettamente rappresentata in scala ridotta.

Infinito omaggio alla bellezza, quella stupefacente dell’eleganza, dell’armonia, del rispetto. Del magico e mite equilibrio tra architettura, vita, arte, storia e natura. 

Per saperne di più, molto di più www.museomite.it

Monia Lauroni