Guido Angelozzi, responsabile dell’area tecnica del Frosinone, ha parlato in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini. Si inizia da un analisi della situazione Covid nel calcio: “Anche in Serie B la situazione non è facile e non so se il 15 riprenderemo a giocare, ci sono parecchi positivi in alcune squadre. Da noi oggi sono guariti in tre ma ne abbiamo comunque dieci. Ora vedo che già con tre positivi si cerca il rinvio delle partite, servirebbe più regolarità perché in questo momento le Asl hanno il potere di non far giocare”.
Serviva più attenzione dai calciatori?
“I calciatori non ci pensano… Impazzisco pensando che a Natale sono andati alle Maldive, a Dubai, di qua e di là. Dovevano stare a casa, sono professionisti in una situazione molto particolare. E non puoi levargli niente sui soldi, eh… Io la reputo scarsa professionalità: ai miei ho detto certe cose, anche se qualcuno ragiona dicendo che fa come vuole”.
Avete parlato di vaccini con i vostri?
“Sì e ci sono riscontri positivi. Speriamo che la macchia però non si allarghi e si riprenda a giocare, di tornare tutti in regola. Non però che le Asl al minimo raffreddore ci blocchino i giocatori, così non va bene”.
Gatti rimane al Frosinone?
“Speriamo che il ragazzo concluda l’annata con noi, poi potrà fare il salto di qualità che si merita”.
Che mercato si prevede in B?
“In Serie B ci sono società che hanno possibilità di spendere, penso però che avremo tanti scambi. Ci vogliono delle idee, con quelle si fanno cose buone”.
Un bilancio sulla vostra prima parte.
“Ce la giochiamo con tutti grazie al calcio propositivo e potevamo fare pure meglio. Possiamo lottare per le prime dieci posizioni, ci sono poi squadre molto importanti come Parma, Monza, Brescia, lo stesso Pisa o il Lecce”.
Ci parla dell’esplosione di Charpentier?
“Il ragazzo ha grandi potenzialità, è un ’99 primo in graduatoria per minuti giocati e gol segnati. Ha avuto un infortunio al crociato dal quale sta recuperando, l’abbiamo preso lo stesso e quando sta bene fa la differenza. Ora ha avuto un piccolo stiramento, speriamo di recuperarlo anche se non è di nostra proprietà, bensì del Genoa. C’è comunque riscatto e controriscatto perché ha grandi potenzialità”.
Da catanese, un pensiero sulla squadra.
“Io nel Catania ho giocato e fatto il ds, abito lì e per me è una sconfitta della città. Spero riescano a portare a termine il campionato e che arrivi qualche imprenditore con voglia di investire. Sono amareggiato”.