HOMEPAGE CRONACA L’ospedale Spaziani di Frosinone è Centro Platino per la cura dell’Ictus

L’ospedale Spaziani di Frosinone è Centro Platino per la cura dell’Ictus

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  Lo scorso 26 novembre l’Unità di trattamento neurovascolare (Utn) dell’ospedale Fabrizio Spaziani di Frosinone ha ricevuto il premio Eso Angels Awards, diventando Centro Platino Q2 nella cura dell’ictus. Nei due anni precedenti l’Unità Utn di Frosinone era accreditata nella fascia Oro. Il riconoscimento in Platino è, quindi, un ulteriore risultato di efficienza. Secondo i dati relativi ai primi sei mesi del 2021, in Italia solo cinque centri hanno ricevuto questo riconoscimento. E nel Lazio, oltre all’Unità di Frosinone, l’altra che vi è rientrata è quella del Policlinico Umberto I di Roma. Cos’è il premio Eso Angels Awards Come spiega l’Organizzazione, Angels è un’iniziativa internazionale che ha lo scopo di creare una comunità mondiale di ospedali e professionisti sanitari che lavorano quotidianamente per migliorare i trattamenti rivolti ai pazienti affetti da ictus. La mission che si pone quest’organizzazione è quella di aumentare il numero di ospedali che ottimizzino le cure per l’ictus sul territorio. Tra i cardini del progetto c’è anche il monitoraggio della qualità delle cure, partecipando attivamente al “Quality Improvment” della European Stroke Organization attraverso il sistema ESO Angels Awards. Questo riconoscimento, quindi, riconosce e premia gli stroke team che lavorano attivamente e propositivamente nella cura di questa patologia. I team specializzati nel trattamento dell’ictus che partecipano al progetto permettono la valutazione dei propri risultati, condividendoli con il resto d’Europa al fine di migliorare costantemente le cure. “Sulla base delle prestazioni misurate rispetto a determinati criteri, gli ospedali partecipanti possono ricevere riconoscimenti di livello Gold, Platinum o Diamond. Oltre al premio, i professionisti e gli istituti partecipanti alla comunità Angels riceveranno supporto per riunirsi e mettersi in collegamento, identificare le prassi migliori e condividere le informazioni apprese allo scopo di implementare e accelerare i miglioramenti per i pazienti. Inoltre, i premi forniranno all’Organizzazione europea per l’ictus (ESO) un’altra piattaforma per riconoscere l’eccellente cura dell’ictus e onorare i team e le organizzazioni che, nella cura dei loro pazienti, si contraddistinguono per prestazioni che superano ogni aspettativa”. Si legge sul sito it.angels-initiative.com. I requisiti soddisfatti dall’Unità di trattamento neurovascolare (Utn) dello Spaziani Stando al ricollocamento delle fasce oro, platino e diamante descritto sul sito dell’Organizzazione Angels, i requisiti di registrazione soddisfatti che riconoscono lo stato platino in cui è rientrata anche l’Unità di trattamento neurovascolare (Utn) dell’ospedale Spaziani sono:
• Il 75% di pazienti trattati in <60 minuti di tempo tra l’arrivo in ospedale e l’inizio della trombolisi
• Il 75% di pazienti trattati in <120 minuti di tempo tra l’arrivo in ospedale e l’inizio della puntura all’inguine
• Il 15% di ricanalizzazione sull’incidenza totale degli ictus in ospedale
• l’85% di tutti i pazienti colpiti da ictus sottoposti a TC o RM
• l’85% di tutti i pazienti colpiti da ictus sottoposti a screening della disfagia
• l’85% dei pazienti colpiti da ictus dimessi con terapia antiaggregante
• l’85% di pazienti colpiti da ictus con fibrillazione atriale dimessi con terapia anticoagulante
Quali sono, invece, i requisiti di registrazione da soddisfare per gli stati oro e diamante? Stato Oro:
• Il 50% di pazienti trattati in <60 minuti di tempo tra l’arrivo in ospedale e l’inizio della trombolisi
• Il 50% di pazienti trattati in <120 minuti di tempo tra l’arrivo in ospedale e l’inizio della puntura all’inguine
• Il 5% di ricanalizzazione sull’incidenza totale degli ictus in ospedale
• l’80% di tutti i pazienti colpiti da ictus sottoposti a TC o RM
• l’80% di tutti i pazienti colpiti da ictus sottoposti a screening della disfagia
• l’80% dei pazienti colpiti da ictus dimessi con terapia antiaggregante
• l’80% di pazienti colpiti da ictus con fibrillazione atriale dimessi con terapia anticoagulante Stato Diamante
• il 75% di pazienti trattati in <60 minuti di tempo tra l’arrivo in ospedale e l’inizio della trombolisi
• il 75% di pazienti trattati in <120 minuti di tempo tra l’arrivo in ospedale e l’inizio della puntura all’inguine
• il 50% di pazienti trattati in <45 minuti di tempo tra l’arrivo in ospedale e l’inizio della trombolisi
• il 50% di pazienti trattati con tempo tra l’arrivo in ospedale e l’inizio della puntura all’inguine di <90 minuti
• il 25% di ricanalizzazione sull’incidenza totale degli ictus in ospedale
• il 90% di tutti i pazienti colpiti da ictus sottoposti a TC o RM
• il 90% di tutti i pazienti colpiti da ictus sottoposti a screening della disfagia
• il 90% dei pazienti colpiti da ictus dimessi con terapia antiaggregante
• il 90% di pazienti colpiti da ictus con fibrillazione atriale dimessi con terapia anticoagulare
Trattamento di pazienti con ictus in una specifica stroke unit o in un’unità di terapia intensiva durante il ricovero in ospedale.
Elisa Rossi