Cianfrocca e i suoi primi trenta giorni da sindaco
Eletto da un mese Maurizio Cianfrocca a capo di una giunta di centrodestra non si nasconde sulle sfide che lo attendono. <Sto vivendo una sensazione bellissima grazie all’entusiasmo della gente>. Poi analizza le questioni sul tappeto dall’assenza dell’assessorato alla cultura al caso Iannarilli. < Non c’è nessun caso e non sono affatto preoccupato. Siamo una squadra>. Su Borrelli. <Ha entusiasmo e voglia di fare>. Poi traccia la rotta sulla sua azione amministrativa.
Come si sente sindaco?
<È una sensazione bellissima, l’entusiasmo della gente mi responsabilizza ancor di più e mi rende determinato a non deludere le aspettative che il netto e formidabile risultato elettorale ha sancito. È stato emozionante celebrare matrimoni, far prestare giuramenti a cittadini stranieri, presenziare a tutte le manifestazioni civili e religiose indossando la fascia, un grande onore. Ma sono soprattutto presente ogni giorno nella Casa Comunale a disposizione dei cittadini e degli uffici per lavorare su idee, progetti e problematiche. Sto inoltre tessendo rapporti con le altre istituzioni con le quali è mia intenzione collaborare>.
Che situazione ha trovato?
<Sapevamo di incontrare delle difficoltà e così è stato. In appena un mese abbiamo dovuto affrontare situazioni complicate che, però, abbiamo superato in maniera decisa e veloce. Nel contempo abbiamo preso già provvedimenti indirizzati ad aiutare le fasce più deboli. Sulle criticità farà un’operazione verità? Non è nostra intenzione aprire una caccia alle streghe. A noi interessa dare delle risposte alla cittadinanza, ormai stanca di assistere a dibattiti sterili e poco costruttivi. Andremo avanti decisi a lavorare per concretizzare il nostro programma. Di sicuro, la nostra comunicazione ricalcherà quella della campagna elettorale, senza promesse roboanti e irrealizzabili, facendo chiarezza su quelle che sono le possibilità e i limiti, soprattutto economici>.
Quali le prime mosse su cui intende dare un segnale di cambio di rotta?
<Stiamo già lavorando sul personale, la cui situazione è deficitaria. Abbiamo, con delibera di giunta, approvato un atto di indirizzo che va verso questa direzione. Inoltre la cittadinanza apprezza molto la nostra chiarezza comunicativa, il nostro modo di stare tra la gente, la nostra disponibilità all’ascolto. L’incontro subito organizzato con le varie associazioni del nostro territorio ne è un esempio lampante>.
Soddisfatto della sua squadra di governo?
<Assolutamente sì. Abbiamo creato un giusto mix tra giovani e persone più esperte che sta dando già ottimi risultati. Tutti sono vogliosi ed entusiasti di lavorare per la propria città e questo la gente lo avverte e lo apprezza. Abbiamo una squadra competente e seria, sia in Giunta che in Consiglio, che saprà affrontare le varie problematiche da affrontare>.
Non c’è però, come annunciato, l’assessore alla cultura. Per la terza città della Provincia e dopo già dieci anni di assenza non è una mancanza che deve far riflettere?
<Lo so. Me ne sono subito assunto la responsabilità nella conferenza stampa di presentazione della Giunta, senza nascondere la polvere sotto il tappeto. Tutti però possono stare tranquilli: ho nominato il delegato Sandro Titoni, da me fortemente voluto, che ha esperienza nel settore, sta già lavorando e lavorerà molto bene, ne sono certo. Quello che qualcuno fa finta di non sapere, o forse non sa, è che in qualità di sindaco sarò sempre il titolare di questa importante materia e garantirò il suo ruolo centrale nella nostra attività amministrativa>.
Veniamo alle spine….Come ha vissuto il voto sulla presidenza del consiglio. Due suoi consiglieri hanno votato con le minoranze…Con Borrelli (Lega), e non solo, che ha tentato il colpaccio.
<La cosa importante è che sia stato eletto il candidato indicato, Sandro Vinci. È stato raccontato come un passaggio scontato, ma in altri comuni non è successo. Questa vicenda è stata sfruttata con molta ipocrisia dalle opposizioni. Pur di darmi contro, hanno votato un consigliere della Lega, giustificandosi dietro la logica di una presunta strategia politica. Evidentemente pensavano di rappresentare il loro elettorato agendo in questa maniera. Non a caso i veri sconfitti sono stati ancora una volta loro, la mia coalizione ha di fatto ottenuto 17 voti su 17. Per quanto riguarda Borrelli, ha voluto giocarsi le sue fiches, ma da parte mia non c’è risentimento o preclusione. Il confronto, con lui come con gli altri membri della maggioranza, è costante. Ha entusiasmo e molta voglia di fare>.
C’è poi il caso Iannarilli, che non è l’ultimo arrivato. La rottura sulla presidenza del consiglio chiesta da Iannarilli, da lei negata come opzione nelle trattative sulle deleghe, oltre il voto di astensione di quest’ultimo al bilancio consolidato la preoccupa?
<Non c’è nessun caso e non sono affatto preoccupato. Siamo una squadra con le proprie individualità, ma con un sindaco al quale la cittadinanza ha dato un mandato ben preciso e io sono intenzionato a soddisfare il più possibile chi ha avuto fiducia in me. Il mio obiettivo è lavorare per la città, non ho interessi nel ridimensionare o far fuori qualcosa o qualcuno come qualche avversario politico sostiene. Con Iannarilli avevamo infatti prospettato la possibilità di lavorare insieme in Giunta: ha voluto pensarci, per poi legittimamente declinare, ma assicurandomi comunque la sua collaborazione>.
Cercherà un punto d’incontro con quei consiglieri cosiddetti ribelli e avviare così la consiliatura in tranquillità o la sua linea è chiara e definitiva?
<La coalizione è questa, si deve solo lavorare per la città in maniera sinergica e convinta. L’ego deve far posto alla condivisione e al lavoro di gruppo per raggiungere gli obiettivi prefissati>.
Alla città, che si aspetta molto, e il voto lo ha dimostrato che si sente di dire. Pensa che Alatri potrà tornare protagonista in ambito provinciale?
<AI miei concittadini chiedo pazienza. Stiamo lavorando molto, ci stiamo impegnando e sono sicuro che i risultati arriveranno, soprattutto quello di fare di Alatri una meta ambita da tanti visitatori, turisti e non solo, con tutti i vantaggi che ne verranno per tutto il territorio>.
Massimiliano Pistilli